La protesta

Clausola sociale appalti: in pericolo più di 10mila posti di lavoro nel Comasco, lunedì mattina la protesta

Lunedì davanti alla prefettura ci sarà una protesta dai sindacati con l'obiettivo di tutelare le già precarie lavoratrici che rischiano di perdere il lavoro con il nuovo disegno di legge.

Clausola sociale appalti: in pericolo più di 10mila posti di lavoro nel Comasco, lunedì mattina la protesta
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Lunedì 11 2022 ci sarà una protesta sotto la prefettura di Como contro il passaggio da obbligatoria a facoltativa della "clausola sociale", quella clausola che permette a migliaia di lavoratrici di non perdere il lavoro.

Clausola sociale appalti: in pericolo più di 10000 posti di lavoro nel comasco, lunedì mattina la protesta

Ma cos'è questa "clausola sociale"? Questa clausola impedisce nei cambi di appalti il licenziamento totale dei vecchi lavoratori, obbligando chi subentra a richiamare i lavoratori già impiegati in quel servizio dalla precedente azienda. Intervenendo sul codice degli appalti, il disegno di legge delega in discussione in commissione alla Camera (già approvato in Senato) renderebbe lo strumento facoltativo e non più obbligatorio, dando la possibilità alle nuove aziende di cambiare completamente il personale.

Solo sul nostro territorio sono più di 10mila le persone che sarebbero interessante in questo problema e quasi la totalità di esse perderebbe il lavoro se il disegno di legge passasse. in più non dobbiamo scordarci che parliamo di lavoratrici che percepiscono uno stipendio spesso poco superiore ai 500 euro, precarie,  costrette a fare ogni giorno i conti con l’incertezza del futuro e con il timore di perdere il posto.                        I settori interessati sarebbero la pulizia, la ristorazione e la vigilanza. Queste lavoratrici spesso sono impiegate negli ospedali, nelle mense scolastiche, negli uffici pubblici e nelle forze dell'ordine, tutti servizi essenziali con cui i cittadini entrano a contatto. Verrebbe quindi meno un vero e proprio baluardo per la tutela occupazionale.

 "È bene ricordare come il sindacato intervenga in molte procedure di cambio appalto, cercando di garantire il più possibile la continuità occupazione, scontrandosi spesso con una realtà complessa, intrisa di dinamiche concorrenziali al ribasso. Questo succede con la clausola obbligatoria figuriamoci cosa potrebbe succedere se venisse resa facoltativa" commentano commentano Caterina Cavarretta (Filcams), Biagio Carfagna (Uiltucs) e Giuseppe D'Aquaro (Fisascat), tre sindacalisti lariani.

 

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