Asst Lariana

Coinvolti 17 pazienti in un progetto dedicato alle minorazioni visive

I soggetti inseriti nell'iniziativa sono seguiti dal Centro di ipovisione e riabilitazione visiva.

Coinvolti 17 pazienti in un progetto dedicato alle minorazioni visive
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Coinvolti 17 pazienti, seguiti dal Centro di ipovisione e riabilitazione visiva di Asst lariana all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, nel corso di quest’anno, nel progetto “Migliorare la qualità della vita di pazienti affetti da minorazioni visive”.

Un'iniziativa per gli affetti da minorazioni visive

Il progetto, relativo all’ambito della rete di telemedicina oftalmica di Regione Lombardia, è stato avviato nel 2022. Vede come ente capofila l’Asst Santi Paolo e Carlo, presente con il Low vision team composto dal direttore della clinica oculistica Luca Rossetti, che è anche responsabile scientifico del progetto, assieme al dottor Paolo Ferri, responsabile del Centro di ipovisione e riabilitazione visiva.

Nella rete, insieme ad Asst degli spedali civili di Brescia e Asst Papa Giovanni XXIII, figura Asst lariana, oggi rappresentata dal primario di oculistica Stefano Ranno. “Obiettivo primario del progetto è assicurare un miglior servizio ai disabili visivi - spiega Ranno - Nel momento in cui, a causa delle patologie, la capacità visiva scende a 3/10, i pazienti devono essere inviati a un Centro di ipovisione e riabilitazione visiva per una presa in carico adeguata e per percorsi personalizzati misti, chirurgici e riabilitativi. Il progetto punta anche a creare un metodo unico di lavoro e una cartella informatizzata comune tra gli enti, anche per aggiornare le linee guida sulle minorazioni visive”.

“Il paziente - prosegue Ranno - svolge test visivo-funzionali atti alla miglior formulazione del percorso di riabilitazione e i controlli possono poi essere effettuati da remoto, direttamente da casa con uno smartphone, un tablet o il computer. Oltre a ridurre gli spostamenti dei pazienti che hanno difficoltà a raggiungere i centri di cura e di terapia, si riducono anche i costi legati anche ai caregivers”.

Il servizio del Centro e le problematiche visive

Il percorso per il paziente ipovedente si attiva con una richiesta al proprio medico di medicina generale di una visita oculistica e a quel punto, ai sensi della legge 138/2001 che tutela la disabilità visiva, il paziente viene inviato al Centro di ipovisione e riabilitazione visiva, dove viene preso in carico con l’obiettivo di avere un recupero, seppur parziale, di autonomia e un conseguente miglioramento della qualità della vita.

Alcune patologie che riducono la capacità visiva interessano l’area centrale della retina, come la maculopatia, con conseguente riduzione dell’acuità visiva. Altre patologie, come il glaucoma e la retinite pigmentosa, interessano il campo visivo compromettendo l’orientamento e la mobilità negli ambienti interni ed esterni. Talvolta l’unione di varie patologie compromette sia l’acutezza visiva che il campo visivo con una conseguente e marcata perdita di autonomia che si traduce, ad esempio, nell’incapacità totale o parziale di leggere un libro, un giornale, le istruzioni dei farmaci, di cucire, di fare le parole crociate, di utilizzare il computer.

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