L'analisi

Coldiretti: in Lombardia è emergenza idrica e il Lago di Como è pieno al 18%

"Gli imprenditori agricoli sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, ma non deve essere dimenticato che la risorsa idrica è vitale per la nostra agricoltura"

Coldiretti: in Lombardia è emergenza idrica e il Lago di Como è pieno al 18%
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Non piove, non nevica e l'intero nostro territorio ne soffre: l'ultima analisi di Coldiretti Como-Lecco sottolinea fatti di una gravità non indifferente in materia di emergenza idrica. In Lombardia mancano quasi 2 miliardi di metri cubi d'acqua rispetto alla media degli ultimi 14 anni e il Lago di Como è sempre più basso.

Coldiretti: in Lombardia è emergenza idrica e il Lago di Como è pieno al 18%

L’allarme è rilanciato da Coldiretti Como Lecco sulla base dei dati Arpa Lombardia sulle riserve idriche.

"Un problema che riguarda direttamente il territorio delle due province lariane - rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi - Di fronte ai cambiamenti climatici in atto è importante passare dalla logica dell’emergenza a quella di prevenzione e programmazione, e va considerato l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze della tropicalizzazione del clima, con la siccità che sta mettendo sempre più a rischio i raccolti anche sui nostri territori e che lo scorso anno ha provocato danni dalla pianura agli alpeggi in quota".

Nonostante il maltempo degli ultimi giorni il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico. Lo stato di magra del più grande fiume italiano è rappresentativo della situazione in cui si trovano i principali corsi d’acqua e laghi che restano con percentuali molto basse di riempimento per il periodo che vanno dal 16% del lago di Iseo al 18% di quello di Como, dal 37% del lago di Garda fino al 39% del Maggiore.

"Gli imprenditori agricoli sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione – conclude Trezzi – ma non deve essere dimenticato che la risorsa idrica è vitale per la nostra agricoltura"

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