Turismo stagionale

Coldiretti: "La raccolta di funghi e castagne rilancia la ‘vacanza breve’ nelle nostre valli"

“Nelle due province di Como e Lecco, paesi e valli sono custodi di un ricco paniere gastronomico che in autunno si arricchisce notevolmente con i prodotti dei nuovi raccolti e di quelle rarità casearie che i pastori portano a valle conclusa la stagione d’alpeggio".

Coldiretti: "La raccolta di funghi e castagne rilancia la ‘vacanza breve’ nelle nostre valli"
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Una tendenza consolidata già in estate: i borghi rurali delle nostre valli attraggono sempre più un turismo di prossimità, sviluppato negli ultimi anni e che vede la campagna meta di diversi connazionali che scelgono le province del nord Lombardia per trascorrere qualche giorno di vacanza, in particolare nel fine settimana. Ed è così anche in autunno, complice la partenza della stagione di raccolta di funghi e castagne: nel rimarcare l’importanza nel recarsi nei boschi in sicurezza e con la massima attenzione, Coldiretti Como Lecco rimarca la strategicità di questo periodo di transizione, con la speranza che il bel tempo possa consentire di “prolungare” la stagione turistica estiva, in attesa che parta quella invernale con l’apertura degli impianti sciistici.

Un turismo autunnale nel comasco

Le attività autunnali di raccolta, in ogni caso, attraggono nelle province settentrionali della Lombardia un buon numero di appassionati soprattutto dall’area metropolitana milanese: ad esse si aggiungono le opportunità offerte dall’escursionismo, dai sentieri in bicicletta al trekking che attraversa luoghi caratteristici del territorio, arrampicandosi fino alle quote alte degli alpeggi estivi.

“Nelle due province di Como e Lecco, paesi e valli sono custodi di un ricco paniere gastronomico che in autunno si arricchisce notevolmente con i prodotti dei nuovi raccolti e di quelle rarità casearie che i pastori portano a valle conclusa la stagione d’alpeggio - afferma la presidente della federazione Coldiretti Fortunato Trezzi - Il turismo autunnale è una risorsa sempre più importante ed è favorito anche dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che, attraverso le loro tradizioni e peculiarità, incrementano la possibilità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali”.

Il paesaggio rurale delle due province lariane è segnato dalle produzioni agricole e dai pascoli d’alpeggio che rappresentano un unicum al mondo. Si tratta di un valore aggiunto non solo ambientale ma anche di armonia e bellezza che rappresenta anche un elemento di attrazione turistica che sempre più identifica il territorio all’estero, di cui l’agroalimentare made in Italy è senza dubbio il fiore all’occhiello.

Un patrimonio immateriale condiviso con il resto del Bel Paese: il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo una recente indagine Coldiretti/Symbola, nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.

A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto una rete nazionale composta da 24mila agriturismi: queste strutture, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile, nell’estate del Covid, garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

Proprio per questo la grande maggioranza dei cittadini - continua Coldiretti Como Lecco - ritiene che l’agriturismo rappresenti una risorsa importante per il rilancio della vacanza Made in Italy dopo gli anni duri della pandemia e, ora, della crisi energetica e delle tensioni internazionali.

“Trascorrere una vacanza più e meno lunga nei piccoli borghi montani, da sempre fortemente caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può sempre più confermarsi quale risorsa strategica per il nostro futuro” conclude la presidente Trezzi.

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