L'analisi

Coldiretti: "Nel Comasco cresce la orto-mania"

"Non è solo una questione di risparmio, ma anche di benessere: coltivare significa riconnettersi con la natura e portare in tavola prodotti genuini", ha detto il presidente di Coldiretti

Coldiretti: "Nel Comasco cresce la orto-mania"
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Con l’arrivo della bella stagione, cresce la passione per l’orto nelle province di Como e Lecco, dove sempre più cittadini si dedicano alla coltivazione “fai da te” di ortaggi, erbe aromatiche e piccoli frutti. C’è chi sfrutta il giardino di casa (oltre il 50%), chi trasforma balconi e terrazzi in mini-orti (circa il 35%) e chi, persino, utilizza semplici davanzali per far crescere pomodori o basilico. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Como Lecco, condotta nei mercati di Campagna Amica tra i consumatori del territorio.

Il presidente di Coldiretti: "Passione per l'orto in crescita"

“La tendenza è in netta crescita – commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco – e non riguarda più solo chi ha grandi spazi a disposizione. Oggi vediamo giovani, famiglie e persino anziani reinventarsi contadini urbani, sfruttando ogni angolo disponibile. Non è solo una questione di risparmio, ma anche di benessere: coltivare significa riconnettersi con la natura e portare in tavola prodotti genuini”.

Se un tempo l’orto era appannaggio delle generazioni più anziane, oggi la tendenza coinvolge anche i giovani e i neofiti, spesso alle prime armi. “C’è chi ha ereditato orti e terreni di famiglia – prosegue Trezzi – e, invece di venderli, li sta recuperando. Altri hanno addirittura acquistato piccoli poderi per coltivare ortaggi, frutta e primizie, puntando ad un’autosufficienza per i consumi di casa”.

"Si può iniziare anche con poco"

Ma quanto costa un orto domestico? Secondo Coldiretti Como Lecco, per avviare un orto tradizionale di 20 mq servono circa 300-400 euro, tra terriccio, attrezzi, sementi e impianti di irrigazione. “Ma si può iniziare anche con poco – conclude Trezzi – l’importante è rispettare la stagionalità, scegliere le varietà giuste e garantire la giusta esposizione al sole”. Una moda green che, nelle province lariane, si intensifica anno dopo anno e sembra destinata a durare.

Ecco il decalogo per l'orto perfetto

Spazio giusto: è necessario individuarlo

L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.

Stagionalità: occorre conoscerla

A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine.

Giusto tempo

Gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

Buona terra: è garanzia di risultati.

Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

Semi e piantine

Ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

Trapianto

Si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. è possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

Acqua

Per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare, etc.) ed al contenuto in cloro.

Temperatura

E’ importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto).

Parassiti

Formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. E’ preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.

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