L'appello

Como: alla Residenza Universitaria del Politecnico di Milano dipendenti sfruttati. La denuncia della Cgil

Dal 30 maggio, è stato aperto lo stato di agitazione con il blocco di tutte le ore di lavoro supplementare e straordinario

Como: alla Residenza Universitaria del Politecnico di Milano dipendenti sfruttati. La denuncia della Cgil
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Contratti non regolari, ritmi insostenibili e retribuzioni minime. Questa la situazione denunciata dalla Filcams Cgil di Como all'interno della Residenza Universitaria del Politecnico di Milano, dove un'azienda appaltatrice di Ristorazione e Multiservizi sfrutta i propri dipendenti.

Como: alla Residenza Universitaria del Politecnico di Milano dipendenti sfruttati. La denuncia della Cgil

Questo l'appello della sigla sindacale:

"La Residenza Universitaria del Politecnico di Milano, inaugurata a Como il 25 maggio del 2016, ospita studenti professori e ricercatori provenienti da tutto il mondo.

I lavoratori, da sempre, garantiscono un servizio eccellente di gestione, assistenza e presa in carico degli ospiti. Questi stessi lavoratori, tuttavia, non sono dipendenti del Politecnico ma di una nota azienda appaltatrice della Ristorazione e del Multiservizi. Sono lavoratori esternalizzati che lavorano nelle strutture del Politecnico ma di cui il Politecnico non si occupa.

Da mesi, l'azienda appaltatrice è stata chiamata a rispondere per carichi di lavoro insostenibili, ore di supplementare e straordinario pressocchè obbligatorie, non regolarmente pagate in busta paga, riposi non goduti e soprattutto per le retribuzioni incongrue a causa dei livelli di inquadramento talmente irregolari da non corrispondere neppure a quanto sancito nello stesso Capitolato d'appalto.

Dal 30 maggio, è stato aperto lo stato di agitazione con il blocco di tutte le ore di lavoro supplementare e straordinario. Ciò nonostante, l’azienda, in barba alle dichiarazioni sindacali, ha comunque comunicato ai lavoratori che la prossima settimana sarà previsto l’arrivo di un numeroso gruppo di stranieri, senza riconoscere che l’accoglienza di tali ospiti richiederebbe per i lavoratori ulteriore attività straordinaria che i dipendenti hanno formalizzato di non voler più svolgere, a tutela della propria salute.

L’incontro con l’azienda è fissato per lunedì mattina. Le richieste dei dipendenti sono chiare: contratti regolari, retribuzioni dignitose e riposi. Se non verranno accolte, continueremo la mobilitazione".

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