Consigliera di parità a Como, Dario Lucca: "Non esiste più da anni"
Il consigliere grandatese ha presentato un'interrogazione alla Presidente della Provincia di Como.
Apre una questione spinosa con la sua interrogazione alla Presidente della Provincia Maria Rita Livio il consigliere provinciale Dario Lucca. Che fine ha fatto a Como la figura della consigliera di parità?
Interrogazione in Provincia
"A Como la figura della Consigliera di parità non esiste più da anni. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione urgente alla Presidente della Provincia per conoscere ragioni e motivi di questa interruzione del servizio...". Con queste parole il consigliere Lucca ha annunciato pubblicamente la sua interrogazione.
Il prossimo giovedì, 13 settembre, alle 17.30 torna infatti a riunirsi dopo la pausa estiva il Consiglio provinciale di Como. Due le interrogazioni all'ordine del giorno presentate dal grandatese Lucca. La prima è relativa alla situazione dei ponti in Provincia, una richiesta nata dopo quanto accaduto al Ponte Morandi di Genova; la seconda invece si riferisce ad una figura, quello come detto della consigliera di parità, che è obbligatorio sia presente e operativo in Provincia, come in Regione e a livello nazionale, per legge.
Dopo alcune segnalazioni infatti il consigliere Lucca si è sentito in dovere di approfondire quanto questa figura sia operativa a Como. Per questo interroga la Presidente Livio sui rapporti annuali di questa figura riferiti agli anni 2014, 2015, 2016 e 2017, su possibili interruzioni, anche temporanee, del servizio offerto ai cittadini in questi anni e su eventuali dimissioni e/o rinunce delle persone nominate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il grandatese chiede infine alla Presidente se la Consigliera di parità "titolare o supplente sono scadute o decadute dalle relative funzioni istituzionali e se tale eventuale ipotesi potrebbe intendersi quale interruzione di pubblico servizio con tutte le conseguenze giuridiche del caso". Qualora la Presidente confermasse i dubbi sollevati dal consigliere, quest'ultimo propone una collaborazione con la Consigliera di Parità di Varese in attesa di trovare una sostituta nell'ambito comasco.
Cos'è la Consigliera di parità
La figura della Consigliera di Parità è stata istituita con la Legge n. 125 del 1991 e successivamente disciplinata con il D.lgs. n. 196 del 2000. Questa figura opera come organo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire la parità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne nel lavoro, rilevando e contrastando le discriminazioni, ovvero i “comportamenti pregiudizievoli in ragione del sesso” che si possono verificare nella formazione, nell’accesso al lavoro, nei percorsi di carriera o in altri ambiti.
Le Consigliere di Parità adempiono al loro ruolo istituzionale offrendo consulenza e supporto alle lavoratrici penalizzate dalle discriminazioni e promuovendo azioni positive, cioè iniziative volte a rimuovere le molteplici cause che determinano condizioni di squilibrio tra uomini e donne nel lavoro. Tutto questo a titolo gratuito. Inoltre nel caso in cui la lavoratrice discriminata decida di ricorrere in giudizio, la Consigliera di parità può sostenerla e rappresentarla davanti al Giudice, dando così maggiore incisività all’azione.
Sono previste per legge due Consigliere di parità: una effettiva e una supplente.