Crescono le aziende lariane: nel 2024 sono 212 le registrazioni in più
La nota informativa della Camera di Commercio.

Avvii e cessazioni delle aziende lariane a Como e Lecco: saldo positivo per 305 unità (contro le 275 del 2023).
Aziende lariane in crescita, trend positivi
Nell’area lariana nello scorso anno sono nate 4.289 imprese, mentre le cancellazioni - escluse quelle d’ufficio - sono state 3.984; pertanto, il saldo naturale è positivo per 305 unità (contro le +275 del 2023). In provincia di Como si sono registrate 2.788 iscrizioni (+6,2% rispetto al 2023) mentre le chiusure, escluse quelle d’ufficio, sono state 2.547 (+3,7%). La differenza passa da +168 unità nel 2023 a +241 nel 2024. Nel territorio lecchese, il saldo tra iscrizioni e cessazioni escluse quelle d’ufficio resta positivo (da +107 a +64 aziende). Le iscrizioni sono state 1.501 (+8,9%), a fronte di 1.437 cessazioni (+13,1%). Le imprese registrate nell’area lariana a fine 2024 sono 72.041: 47.463 a Como e 24.578 a Lecco. La variazione percentuale è positiva in entrambi i territori: +0,4% a Como e +0,1% a Lecco (nel 2023 rispettivamente -1,2% e -1,7%); la media lariana si attesta a +0,3%, a fronte del -0,3% regionale e del -1,3% nazionale (nel 2023, Lario -1,4%; Lombardia +0,04%; Italia -1%).
Tra i territori lombardi, oltre alle due province lariane, solo Milano mostra un incremento delle imprese registrate (+0,6%: +2.198 aziende); Varese, Mantova e Brescia vedono i cali più significativi in valori assoluti (rispettivamente, -1.120, -873 e -854: -1,6%, -2,4% e -0,7%).
Analisi settoriale
Il focus settoriale dell’Ufficio Studi e Statistica camerale sui dati del Registro Imprese e della banca dati Movimprese indica che, al 31 dicembre 2024, nella circoscrizione lariana operavano 3.136 imprese agricole (il 4,4% del totale), 22.221 manifatturiere (il 30,8%) di cui 12.381 di costruzioni (17,2% del totale), 15.258 del commercio (21,2%) e 31.426 dei servizi (43,6%). A Como il peso dei servizi è superiore (44,4% contro il 42,2% lecchese), mentre a Lecco sono più alte la quota di imprese del commercio (21,9% contro 20,8%) e dell’industria (31,5% contro 30,5%).
Nell’area lariana aumentano le aziende delle costruzioni (+83 unità: +0,7%; percentuale invariata a livello regionale, mentre cala dell’1,2% in Italia) e i servizi (+602 imprese e +2%; Lombardia +1,1%; Italia +0,4%). Gli aumenti hanno interessato entrambe le province lariane: per le costruzioni, a Como +47 unità (+0,6%) e a Lecco +36 (+0,9%); per i servizi rispettivamente +418 e +184 imprese (+2% e +1,8%). Nonostante l’incremento delle costruzioni, il comparto industriale nel suo complesso vede una diminuzione di 121 unità (-0,5%; a Como -82 e -0,6%; a Lecco -39 e -0,5%); da segnalare anche il calo del commercio (a livello lariano -235 unità e -1,5%, di cui -128 e -1,3% a Como, -107 e -2% a Lecco). Meno significativa è stata la riduzione dell’agricoltura: -34 aziende (-1,1%), di cui -32 a Como (-1,5%) e -2 a Lecco.
Forme giuridiche
Quanto alle forme giuridiche, a fine 2024 il 31,9% delle imprese lariane si configura come società di capitale; il 17,7% come società di persone; il 48,3% come impresa individuale; il 2,1% come “altra forma”. In aumento società di capitale (+2,5%: +563 aziende, crescita percentuale in linea con quella nazionale e lombarda, +2,3% e +2,8%) e imprese individuali (+0,6%: +220 unità; Lombardia -0,5%; Italia -2,1%). Gli incrementi hanno interessato entrambe le province lariane: le società di capitale salgono di 421 unità a Como e di 142 a Lecco (rispettivamente +2,8% e +1,9%); imprese individuali, rispettivamente, +138 e +82 aziende (+0,6% e +0,7%). Calano le rimanenti forme giuridiche: società di persone (Lario -405 e -3,1%; Lombardia -4%; Italia -4,2%); a Como -261 unità (-3%); a Lecco -144 (-3,3%); “altre forme” (Lario -166 e -10,1%; Lombardia -18,1%; Italia -12,2%); a Como -122 unità (-11,1%); a Lecco -44 (-8,1%).
Comparto artigianato
Considerando l’area lariana, nel comparto artigiano si registra una crescita dello 0,2% (+38 aziende, a fronte del -0,6% lombardo e del -1,2% nazionale; nel 2023 a livello lariano c’era stata una diminuzione dello 0,5%, pari a -124 unità, a fronte di un calo dello 0,4% in Lombardia e dello 0,6% in Italia). L’incremento ha interessato quasi esclusivamente la provincia di Como, che passa da -0,9% del 2023 (-133 aziende) a +0,2% (+37 aziende); Lecco cresce di una sola azienda (+0,01%, a fronte di +9 unità e +0,1% dell’anno precedente). Il saldo tra le 1.582 iscrizioni (+9,3% rispetto al 2023) e le 1.543 cessazioni non d’ufficio (+4,8%) torna positivo: +39 unità. A Como sono nate 1.027 imprese artigiane (+7,4% rispetto all’anno precedente) e a parte le cancellazioni d’ufficio hanno chiuso in 990 (-1,7% nei confronti del 2023), registrando quindi un saldo positivo di 37 unità; a Lecco le iscrizioni sono state 555 (+12,8%) e le cessazioni 553 (+18,7%), con una differenza positiva di 2 aziende.
In Lombardia, oltre a Como e Lecco, solo Milano fa registrare una crescita di aziende artigiane (+443, pari a +0,7%); viceversa, i territori con i cali più significativi (in valori assoluti) sono Brescia (-665: -2,1%), Varese (-490: -2,5%) e Mantova (-350: -3,5%).
Lecco e Como (con complessivamente 23.072 imprese artigiane registrate) a fine 2024 sono prima e terza in Lombardia, e nelle prime 6 posizioni in Italia, per “peso” del settore rispetto al totale delle imprese: Lecco è “medaglia d’oro”, con il 33,3%, precedendo Reggio Emilia, Verbania, Bergamo, Belluno e Como, quest’ultima con il 31,3% (media lombarda 24,6%; media italiana 21,3%). A fine 2024, nella circoscrizione lariana operavano 95 imprese artigiane agricole (lo 0,4% del totale); 14.150 manifatturiere (il 61,3%), di cui 8.960 di costruzioni (il 38,8%); 1.315 del commercio (5,7%) e 7.513 dei servizi (32,6%). Anche per le imprese artigiane, a Como si nota un peso superiore dei servizi (33,2% a fronte del 31,5% lecchese).
Crescono servizi, costruzioni e agricoltura lariani (rispettivamente +122, +70 e +4 aziende: +1,7%, +0,8% e +4,4%), mentre, nonostante l’incremento dell’edilizia, cala il manifatturiero nel complesso (-73 e -0,5%) e il commercio (-15 e -1,1%). La diminuzione di quest’ultimo settore è quasi interamente concentrata a Lecco (-14 unità: -3%); guardando alle variazioni percentuali degli altri comparti, non si notano grandi differenze tra le due province lariane.
forme giuridiche della aziende lariane
Quanto alle forme giuridiche delle imprese artigiane lariane, a fine 2024 il 9,8% si configura come società di capitale; il 17,5% come società di persone; il 72,6% come impresa individuale; lo 0,1% come “altra forma”. Crescono società di capitale (+4,3%: +92 aziende, aumento in linea con quello lombardo e nazionale, +4,1% e +4,4%) e imprese individuali (+0,8%: +135 unità; Lombardia -0,4%: Italia -1,2%); in calo società di persone (-4,4%, -187 imprese; Lombardia -4,5%; Italia -4,3%) e altre forme (-2 unità, -13,3%; Lombardia -26,6%; Italia -12,6%). A Lecco si registra una quota più alta di società artigiane di capitale rispetto a Como (10,1% contro 9,5%), mentre a Como c’è una percentuale di imprese individuali più alta: 73,1% contro 72%. In valori assoluti, le società di capitale crescono più a Como (+61 a fronte delle +31 lecchesi: +4,5% contro +3,9%), così come le imprese individuali (+92 a fronte delle +43 lecchesi: +0,9% contro +0,7%). Le società di persone hanno altresì performance meno negative a Lecco (-71 unità contro le -116 comasche: rispettivamente -4,6% e -4,3%); infine, il calo delle altre forme ha riguardato solo la provincia di Lecco.
Giovani, donne e stranieri
A fine 2024 le imprese lariane gestite da giovani sono l’8,3% del totale (a fronte della media regionale del 7,9% e italiana dell’8,3%); si registra una crescita dello 0,3%, decisamente migliore sia del dato lombardo (-0,1%) che di quello italiano (-3,6%). A Como l’8,1% delle aziende registrate è gestito da giovani: percentuale inferiore a quella lecchese (8,5%); peraltro, la crescita è concentrata solo a Como (+1,5% e +59, contro -1,8% e -39 a Lecco).
A fine 2024, le imprese lariane gestite da donne7 sono il 20,2% del totale (quota superiore alla media lombarda, ma inferiore a quella italiana, pari rispettivamente al 19,2% e al 22,2%); la variazione nella nostra area è positiva (Lario +0,9%; Lombardia -0,2%; Italia -1,4%). Anche in questo caso la quota di Lecco è superiore a quella comasca (21% del totale contro 19,8%); rispetto al 2023 le aziende gestite da donne aumentano in entrambe le province (Como +90: +1%; Lecco +45: +0,9). Le aziende lariane gestite da stranieri9 sono il 10,8% del totale: dato inferiore alla media regionale e italiana (rispettivamente 14% e 11,3%). Ciò è dovuto alla quota piuttosto bassa di imprese lecchesi “a capitale estero”: 9,1%, dato che pone la provincia al penultimo posto nella graduatoria lombarda (precedendo solo Sondrio); viceversa, Como ha una quota dell’11,7%, superiore a quella nazionale. In entrambi i territori le aziende straniere crescono rispetto al 2023 (Lario +433 e +5,9%; Como +246 e +4,6%; Lecco +187 e +9,1% ; Lombardia +2,7%; Italia +1,1%).