Da Cucciago a Perth: "Qui uno stile di vita più sereno"
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Da Cucciago un biglietto solo andata direzione Perth per Sara Poli, classe 2000. Il trasferimento in Australia non è la prima esperienza all’estero ma questo periodo nell’isola si sta rivelando particolarmente interessante.
Da Cucciago a Perth: "Qui uno stile di vita più sereno"
«Sono a Perth per lavoro e per fare un’esperienza. Io sono partita a dicembre con il mio fidanzato. Io faccio la receptionist e prima ho fatto anche l’hostess in vari alberghi. Nella mia carriera sono andata in Puglia, in Toscana e alle Maldive. Nel corso di questo esperienze ho incontrato tante persone e diversi australiani. Molti mi hanno consigliato di trasferirmi lì. Così quest’estate mi sono convinta ad andare per vedere com’è la vita». La decisione così è stata presa con convinzione: «L’impatto è stato molto positivo ma spiazzante, si è in un altro contesto. Sono qui da sei mesi ma ho visto che lo stile di vita è più tranquillo e sereno rispetto all’Italia e, soprattutto, alla Lombardia».
Anche il rapporto con gli australiani è stato ottimo fin da subito: «Sono persone simpatiche, sono molto sorridenti e lasciano vivere liberamente». La burocrazia australiana riserva qualche problematica: «Nonostante l’impatto positivo, ci sono anche difficoltà. Per trasferirsi occorrono moltissimi documenti da fare, è una lunga trafila. Gli australiani sono molto precisi con la documentazione, viene controllato tutto con attenzione».
"Il lavoro si trova facilmente e si può crescere"
Poli approfondisce anche la questione lavorativa: «Ero positiva ma bisognava darsi da fare. Non me lo aspettavo ma il lavoro si trova veramente facilmente. Dalla nostra esperienza, inoltre, si può crescere molto facilmente a livello lavorativo». Da questo punto di vista, la sua origine italiana aiuta molto: «Italiani e francesi hanno una cultura molto forte a livello lavorativo e fortissima anche livello di ristorazione. Ad esempio, il mio fidanzato è “restaurant manager”, non è scontato». La questione della meritocrazia è centrale: «In Australia danno molta fiducia. Il tuo passato non influenza il percorso lavorativo, è diverso rispetto all’Italia dov’è tutto più complicato. C’è più meritocrazia, se si è capaci di fare il proprio lavoro. Riescono a darti fiducia e a farti crescere». Poli spiega anche il suo rapporto con Perth: «È una città molto bella e in via di sviluppo. Perth ha dimensioni medio-grandi ma è più raccolta rispetto a Melbourne e Sidney. Ci sono sempre lavori in corso, si vive molto bene e c’è tanta tranquillità. Inoltre è una città molto sicura». Qualche difetto, tuttavia, c’è: «I mezzi pubblici sono un po’ carenti ma penso che questo problema verrà risolto. Ci sono autobus e treni organizzati male. Ci impiegano di più con i tempi. È l’unico difetto di Perth che mi viene in mente per il resto c’è tutto quello di cui si ha bisogno».
Poli parla anche degli australiani: «Ho potuto conoscerli bene. Si approcciano in un modo diverso rispetto agli Europei. Sono persone semplici». Perth, inoltre, accoglie una folta comunità italiana: «Si sente parlare italiano ovunque. Quando si va in un posto che non è casa propria, c’è una connessione con chi proviene dallo stesso paese. Stiamo frequentando gli italiani che abitano vicino a noi. Io non me ne aspettavo così tanti». La cucciaghese sottolinea: «Una cosa particolare è che ci sono molti australiani con i genitori italiani ed è curioso sentirli parlare nella nostra lingua. Lo scambio culturale è importante. La presenza di una comunità così ci ha facilitato molto. Ci si confronta su tantissime cose e si scambiano opinioni. È molto bello».
Gli italiani in Australia
Il rapporto con gli italiani in Australia è diverso rispetto a ciò che che accade in Italia: «C’è tanta competitività, qui siamo tutti nella stessa situazione e c’è una bella connessione. Ci hanno dato una mano in concreto offrendoci consigli e aiuti. È stato positivo, ci hanno risolto problemi, soprattutto all’inizio». Poli, che può contare su un «Working holiday visa 417», ha affrontato il mercato del lavoro australiano: «Sono receptionist in un hotel e cameriera in un ristorante italiano. Mi sto concentrando di più sul lavoro nel ristorante perché ho più responsabilità. È molto gratificante, mi piace e ci metto del mio». Anche in questo contesto, la cucciaghese si è inserita bene: «C’è un bel equilibrio, ho un ambiente positivo intorno a me. Non siamo eccessivamente stressati, siamo impegnati ma è normale. Con due risate passa tutto ed è un privilegio, altri non hanno avuto questa fortuna».
L'esperienza alle Maldive
Questa non è la prima esperienza all’estero per Poli, la quale ha lavorato anche alle Maldive: «Ho trascorso sette mesi tra il 2023 e il 2024 come hostess in un hotel extra lusso molto frequentato da persone famose. È stata un’esperienza totalmente diversa rispetto a questa. Ero sola e il contesto è stato particolare. È stata un’esperienza contrastante, ero in un paradiso terrestre dove ho conosciuto persone stupende. A livello umano è stato importante ma rimanere per così tanto tempo su un atollo è stato impegnativo, soprattutto a livello mentale».
Tra Maldive e Australia, dunque, c’è un abisso: «Qui sto facendo una vita normale. Alle Maldive non lo è, è molto bello ma ci sono tanti contrasti. Una stagione la si può fare, di più diventa decisamente complesso». Il futuro a Perth si può costruire: «Ci sono prospettive interessanti».
"In Australia la sera non si esce"
Poli torna anche su alcuni lati negativi dell’Australia: «Ovunque si vada, ci sono aspetti meno positivi. Un elemento che ho notato è la mancanza di una cultura del socializzare e uscire la sera. Qui ci si sveglia presto, si fa attività fisica e si va al lavoro poi si torna a casa. È una vita molto tranquilla dopo lavoro, i bar chiudono presto e non c’è l’idea di uscire la sera». Poli chiarisce anche un altro elemento: «Il costo della vita è abbastanza alto. Gli stipendi sono ottimi ma i costi ci sono poi nel centro di Perth ci sono diversi homeless, come in tutti le grandi città ma io non sono abituata e mi è un po’ difficile».
I sentimenti della cucciaghese sono chiari: «Al momento non voglio tornare in Italia. Qui in Australia lo stile di vita è elevato, si sta bene. Il nostro obiettivo è rimanere altri anni in questo paese. Mi piace stare qua anche se mi manca l’Italia, soprattutto gli amici e la mia famiglia che sento letteralmente ogni giorno».
Poli conclude: «Il futuro in Australia presenta ottime prospettive. Vogliamo rimanere qui e poi chi lo sa. Per ora, il nostro obiettivo è questo».
La vita australiana ha conquistato Poli, la quale ha deciso di cambiare totalmente vita affondando una sfida non indifferente. Perth, tuttavia, ha offerto alla cucciaghese una serie di possibilità enormi, partendo dal lavoro arrivando fino a una vita sociale facilitata dalla presenza di una folta comunità italiana.
Tommaso Minotti