Sanità

Dai sindaci del territorio la proposta di riorganizzare i servizi sanitari del Centro Lago

Oggi l'incontro tra i primi cittadini e i due assessori regionali Alessandro Fermi e Guido Bertolaso

Dai sindaci del territorio la proposta di riorganizzare i servizi sanitari del Centro Lago
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Un documento firmato da tutti i sindaci del Medio Lago (ben 28 sottoscrizioni) è stato consegnato questa mattina all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, con una “proposta di riorganizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari in Centro Lago e nelle valli”. Nodo focale del documento la necessità di continuare a investire sull’ospedale Erba-Renaldi, ma l’attenzione degli amministratori si è concentrata anche sui servizi territoriali.

Le richieste dei sindaci

Michele Spaggiari (sindaco di Menaggio), Mario Pozzi (Centro Valle Intelvi), Piera Antonella Mazza (Carlazzo), Laura Romano (Valsolda), Tiziana Guidi (San Nazzaro Val Cavargna), Celestino Pedrazzini (Plesio) e Paola Giossi (assessore a Menaggio), accompagnati dall’assessore comasco Alessandro Fermi, hanno ribadito a Bertolaso alcune priorità:

“Con questo documento i sindaci del territorio intendono evidenziare le criticità tuttora presenti e in particolare la necessità di garantire adeguate risorse economiche, umane e strumentali che consentano ad Asst Lariana il potenziamento di alcuni servizi, previsti presso l’ospedale Erba-Renaldi di Menaggio e sul territorio, fondamentali per la popolazione”.

Secondo gli amministratori locali, infatti, “la realtà attuale del nosocomio non rientra nel quadro delineato dai documenti ufficiali” predisposti proprio da Regione Lombardia (il Piano di Organizzazione Strategico Aziendale e il Piano Integrato di Attività e Organizzazione), che prevedono un modello organizzativo del Polo ospedaliero che si articola su più livelli: ospedale Sant’Anna come hub di riferimento, Sant’Antonio Abate di Cantù come struttura ospedaliera di base Spoke, Felice Villa di Mariano come hub delle cure transazionali ed Erba-Renaldi di Menaggio quale struttura di area disagiata Spoke.

Puntuali, dunque, le richieste avanzate all’assessore al Welfare, come ribadisce il sindaco Spaggiari:

“Abbiamo chiesto che venga garantita l’attività di Pronto soccorso sulle 24 ore; che il servizio di Chirurgia Generale e di Chirurgia Ortopedica possa nuovamente programmare un’attività di sala operatoria, con la riapertura del reparto; che la Terapia intensiva possa riprendere la sua storica attività; che venga ripristinato il reparto di Psichiatria; che vengano potenziati i servizi esistenti e sviluppata la diagnostica strumentale”.

Come detto, durante l’incontro l’attenzione si è concentrata anche sui servizi territoriali.

“Il nostro obiettivo è che Regione Lombardia possa ampliare l’offerta degli ambulatori specialistici – spiega Mario Pozzi – In particolare vorremmo che vengano garantiti: l’accesso dei lavoratori agli ambulatori, ampliando le aperture il sabato o la sera; la predisposizione di calendari di presenza degli specialisti ambulatoriali e delle prestazioni di diagnostica; l’attivazione di slot in carico ai medici di Medicina generale per pazienti con patologie croniche; l’organizzazione di ambulatori specialistici; la creazione di un centro territoriale di prevenzione/diagnostica”.

E poi un annuncio di fondamentale importanza per l’organizzazione del quadro generale della sanità di quel territorio:

“I medici di Medicina generale dei nostri Comuni sono disponibili a prendere in carico i pazienti cronici nella Casa di Comunità, offrendo prestazioni diagnostiche di primo livello, quali elettrocardiogramma, holter cardiaco, holter pressorio, retinografo e spirometria”.

Le parole dell'assessore Fermi

Soddisfatto dell’incontro, al quale hanno preso parte anche i consiglieri regionali Gigliola Spelzini e Anna Dotti, l’assessore Fermi:

“Ringrazio l’assessore Bertolaso per aver ascoltato le richieste dei sindaci del Medio Lago. Da tempo ci battiamo affinché l’Erba-Renaldi continui ad essere un riferimento in un’area importantissima e anche molto attrattiva dal punto di vista turistico. L’obiettivo non è certo quello di tenere in vita l’ospedale, fatto che non si discute, ma di rafforzare i suoi servizi, sia a livello ospedaliero che a livello territoriale. Nelle prossime settimane, insieme al direttore Stucchi, formuleremo una proposta che va in questa direzione”.

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