la storia

Di Lella in pensione dopo 42 anni al Sant'Anna: "Sceglierei altre mille volte di essere infermiera"

Entrata in ospedale a 18 anni, ha trascorso gran parte della sua carriera al DH Medico

Di Lella in pensione dopo 42 anni al Sant'Anna: "Sceglierei altre mille volte di essere infermiera"
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Carmelina Di Lella in pensione dopo 42 anni al Sant'Anna: "Sceglierei altre mille volte di essere infermiera".

Di Lella in pensione dopo 42 anni al Sant'Anna: "Sceglierei altre mille volte di essere infermiera"

“Quarantadue anni fa per la prima volta varcavo la soglia dell’ospedale Sant’Anna in via Napoleona, ero poco più di una 'bambina', avevo diciott'anni, una valigia e un sogno da realizzare. Sono stata allieva infermiera, infermiera professionale, infermiera referente, coordinatrice infermieristica, da ultimo mi è stato assegnato un incarico di funzione per la Direzione delle Professioni Sanitarie come referente della piattaforma Ambulatoriale e sono stata anche presidente provinciale del Coordinamento Caposala Nazionale. Senza timore di essere smentita, posso affermare di aver ricoperto tutti questi ruoli con impegno e serietà. In particolare ho vissuto con passione e intensità i miei 28 anni trascorsi al DH Medico. E sarò sempre grata alla mia Azienda per avermi concesso l’onore e il privilegio di organizzare e far decollare questo servizio multidisciplinare”. Carmelina Di Lella ha salutato in questi giorni la comunità di Asst Lariana dove ha lavorato per 42 anni.

Il primo DH Medico è stato aperto nel 1995, era il Day Hospital di Geriatria per la presa in carico dei pazienti anziani e fragili. Nel tempo ha seguito l’attivazione di altri 13 DH. “Sono stati anni straordinari, ho lavorato e costruito condividendo e collaborando con primari, medici e infermieri uniti dagli stessi obiettivi, dalla stessa motivazione e volontà, quella di fare il bene del paziente” sottolinea.

Con il trasferimento dell’ospedale a San Fermo della Battaglia, il DH Medico si è accorpato con il DH Oncologico. “La mia più grande opportunità professionale e umana”. E ai ringraziamenti rivolti e dedicati a tutti i colleghi aggiunge un appello ai giovani. “Essere infermiere è la professione che ho sempre amato e che nonostante la fatica, i ritmi e i sacrifici risceglierei mille volte”.

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