Le paure dei pazienti sono diventate realtà: la dialisi del «Felice Villa» di Mariano Comense non riaprirà a dicembre ma dovrà attendere aprile. «Ci hanno presi in giro fino all’ultimo», a dirlo con l’amarezza di chi ha sempre parlato di un cantiere in ritardo, è stato Filippo Fiorito, dializzato e portavoce di chi con lui condivide la stessa battaglia.
Dialisi: ritarda la riapertura
I lavori di ristrutturazione in corso nel presidio marianese interessano anche la facciata della palazzina dove si trova il centro che è stato costretto a chiudere in via temporanea, dirottando altrove i 30 pazienti che seguono la terapia salvavita che dura dalle 3 alle 4 ore. E così chi fa la dialisi deve recarsi a San Fermo della Battaglia, in Napoleona o a Longone al Segrino. Notevoli i disagi: c’è chi per tre volte a settimana si sveglia alle 5.30 e chi, invece, non riesce a tornare a casa prima di mezzanotte. La situazione, un mese fa, aveva spinto i pazienti a una protesta davanti al Cup di Mariano. Chi era riuscito a essere presente aveva raccontato i disagi dovuti al trasferimento, cercando di far sentire la propria voce. «Al cantiere non vediamo nessuno, secondo le nostre informazioni non riusciremo a rientrare prima di aprile», aveva sottolineato Fiorito. Da Asst Lariana era però arrivata una secca smentita: «Nonostante le difficoltà che ogni cantiere inevitabilmente comporta e le problematiche che possono verificarsi, al momento non è stato comunicato alcuno slittamento dei tempi previsti: la conclusione dei lavori e il conseguente rientro a Mariano Comense rimangono confermati per dicembre». Una versione che aveva comunque lasciato scettici i pazienti, che effettivamente ci avevano visto lungo.
La lettera ai pazienti
La scorsa settimana, infatti, l’azienda sanitaria ha fatto arrivare una lettera ai pazienti nella quale il direttore generale, Luca Filippo Maria Stucchi, ha comunicato i ritardi, dovuti principalmente al ritrovamento di amianto nello stabile, che porteranno a uno slittamento dell’apertura al mese di aprile.
«Gentile paziente – si legge nella nota – lo scorso agosto le avevamo comunicato che i lavori di ristrutturazione del presidio Felice Villa, finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza si sarebbero conclusi entro il mese di dicembre. Nonostante l’impegno di Asst Lariana, l’impresa è in ritardo e il completamento del cantiere slitta di tre mesi. Va da sé che anche la ripresa dell’attività del Centro Dialisi a Mariano Comense è purtroppo posticipata ai primi giorni di aprile. Comprendiamo pienamente i disagi che questa situazione ha comportato e continua a comportare per lei e per i suoi familiari. Le rinnoviamo le nostre scuse e la ringraziamo per la collaborazione e la pazienza dimostrate in questi mesi. Fino al termine dei lavori, i trattamenti dialitici proseguiranno nelle sedi già individuate a San Fermo della Battaglia all’ospedale Sant’Anna, a Como in via Napoleona e a Longone al Segrino. Il trasporto verso le sedi alternative continuerà ad essere garantito da Asst Lariana e organizzato direttamente dai nostri servizi. Il personale del Centro Dialisi la contatterà nei prossimi giorni per eventuali aggiornamenti, per rispondere alle sue domande e per fornirle tutta l’assistenza necessaria. Nel rinnovarle le nostre scuse per il protrarsi dei disagi, le confermo l’attenzione e l’impegno di Asst Lariana nel limitare quanto più possibile ulteriori criticità».
“Non aspetteremo aprile”
«Faremo tutto ciò che è possibile fare per non farci calpestare – ha commentato Fiorito – Non abbiamo nessuna intenzione di aspettare aprile. Siamo disposti ad attendere al massimo fino a inizio febbraio. Chiediamo un incontro con Asst Lariana perché non ci sta bene essere avvisati sempre tramite una lettera».