Ha ripreso il lancio del disco nel 2019 e ora, a 74 anni e con un piccolo problema al ginocchio, Giuseppe Pozzetti, di Fino Mornasco, sogna di partecipare ai campionati italiani master 75 che si svolgeranno il prossimo marzo.
Il protagonista
Giuseppe si è avvicinato all’atletica a 16 anni nella Comense e ha iniziato con il salto in alto. Visto il fisico il suo professore di ginnastica al Caio Plinio gli consigliò il lancio del peso e del disco. Fu così che Pozzetti si mise a imparare da autodidatta, guardando delle foto: «Ho poi cominciato ad andare al campo e correggendo degli errori tecnici riuscii a migliorare fino alla partecipazione ai campionati juniores di fine anni Sessanta». Per Giuseppe giunse il tempo del servizio militare: «Venni convocato nella squadra di atletica dell’esercito e nel 1971 ho partecipato ai campionati nazionali militari, arrivando 6°. Tornato da militare continuai con il lancio del disco, allenandomi duramente, andando in palestra con i pesi e affinando la tecnica. Fisicamente ero forte, ma tecnicamente ero un po’ “grezzo” finché la federazione mi assegnò un tecnico di Piacenza e lì migliorai molto». Pozzetti si avvicinò in quel periodo ai 48-49 metri di lancio quando, a 24 anni, uno strappo alla schiena lo bloccò per diversi mesi. Tornò e fece il record personale di 46,36 metri ma durante un allenamento con scatti per aumentare la velocità, si strappò il polpaccio: «Avevo 28 anni e non sono mai riuscito a recuperare completamente, così le mie prestazioni iniziarono a scendere. Decisi di smettere e iniziai con la montagna e la bicicletta», prosegue il discobolo.
Il ricordo più bello
Pozzetti non ha dubbi sul ricordo più bello della sua carriera giovanile: «Nel 1974 a Oxford. Siamo andati lassù con la squadra universitaria di Milano. Ci giocavamo la vittoria contro la squadra di casa e mancavo solo io al lancio del disco. Il mio lancio fu l’ultimo e grazie a quel punteggio battemmo Oxford. Fui portato in trionfo dai compagni», ricorda Pozzetti. Nel 2018 un incontro casuale con Antonio Maino, compagno di gara in gioventù, risvegliò in Giuseppe la passione per il lancio del disco: «Mi convinse a ricominciare ad allenarmi nella società di cui faceva parte allora, l’Atletica Rovellasca. Riprendere non è stato facile, non avevo più tutta quella forza nelle braccia e ho iniziato anche con i pesi a casa».
Il nuovo obiettivo
Nel 2019 arrivò terzo ai campionati italiani di Viterbo, ma poi con il Covid dovette fermarsi nuovamente. Nel 2021 ha ripreso e lo scorso anno ha fatto un paio di gare e ha una grande speranza: «Vorrei riuscire a partecipare ai campionati nazionali del 2026. Gli anni aumentano e c’è sempre qualche acciacco, ma vorrei partecipare e tentare di arrivare tra i primi della categoria Master 75», conclude.