Dislipidemia e nuovi farmaci: un ambulatorio all’ospedale Sant’Anna
Le visite, sia le prime visite che i controlli, saranno effettuate nel presidio di San Fermo della Battaglia, il lunedì pomeriggio
Asst Lariana ha avviato una nuova attività per i pazienti affetti da dislipidemia, ossia con un quadro clinico caratterizzato da un’alterazione, più o meno grave, della quantità di lipidi (grassi) nel sangue.
L’ambulatorio, coordinato dal professor Andrea Maria Maresca, primario della Geriatria all’ospedale Sant’Anna, in collaborazione con il professor Alessandro Squizzato, primario della Medicina all’ospedale Sant’Anna, si occuperà, in particolare, della somministrazione dei nuovi farmaci e nella verifica di un appropriato utilizzo nei pazienti a più alto rischio cardiovascolare.
Le visite, sia le prime visite che i controlli, saranno effettuate nel presidio di San Fermo della Battaglia, il lunedì pomeriggio; per l’accesso i pazienti dovranno essere muniti di una ricetta con prescrizione di visita internistica e con indicazione nel quesito di dislipidemia.
Come prenotare
Le prenotazioni potranno essere effettuate attraverso i consueti canali, ossia il call center regionale chiamando dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato (esclusi i festivi) il numero verde 800 638 638 (gratuito da rete fissa) o lo 02/99.95.99 (a pagamento da cellulare al costo previsto dal proprio piano tariffario), il portale di Regione Lombardia https://prenotasalute.regione.lombardia.it/ o gli sportelli Cup di Asst Lariana.
Il commento del professor Maresca
“Le malattie cardiovascolari, in particolare cardiopatia ischemica e accidenti cerebrovascolari, rappresentano in Italia la principale causa di morte (230mila decessi che corrispondono al 36% del totale) - spiega il professor Maresca - Il 40% della mortalità per cardiopatia ischemica è legata all’ipercolesterolemia, che oggi colpisce il 40% della popolazione generale. Inoltre questa condizione, in aumento rispetto al decennio passato, non è conosciuta dal 40% dei soggetti. Altro dato preoccupante è il cattivo controllo della colesterolemia dopo trattamento con farmaci e dieta che riguarda solo il 30% dei pazienti”.
“Parte del mancato raggiungimento dei target terapeutici - prosegue il professore, docente all’Università degli Studi dell’Insubria di Medicina Interna nonchè direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria - risiede nella mancata aderenza legata soprattutto al fenomeno dell’intolleranze alle statine, i farmaci maggiormente prescritti. Fortunatamente per migliorare l’aderenza e quindi il risultato terapeutico da qualche anno abbiamo a disposizione due anticorpi monoclonali (a somministrazione quindicinale) e un altro farmaco (a somministrazione semestrale) che bloccano una proteina, PCSK9, fondamentale nella regolazione del colesterolo LDL (cattivo). Questi farmaci hanno dimostrato di ridurre il colesterolo a valori mai raggiunti in passato consentendo di migliorare la protezione cardiovascolare dei pazienti”.