Dona i capelli per i malati di tumore: il bellissimo gesto di Ilaria
Una rivoluzione nel proprio look, con un gesto che sosterrà le donne che stanno affrontando la chemioterapia
Una rivoluzione nel proprio look, con un gesto che sosterrà le donne che stanno affrontando la chemioterapia. Ilaria Iuliano, studentessa erbese di 23 anni, ha deciso di donare i suoi capelli - in due trecce - all'associazione «Una stanza per un sorriso», che si occupa di iniziative di solidarietà nel campo della ricerca, prevenzione e cura delle malattie oncologiche.
Una scelta ispirata dalla nonna
La scelta di Ilaria parte da molto lontano. «Già mia mamma era a conoscenza dell'iniziativa e lei stessa voleva donare i capelli, ma non ha potuto - spiega - E mia nonna, anni fa, soffriva di alopecia: a causa dello stress ha perso molti capelli e non le sono più ricresciuti. Ha vissuto un trauma, poi ha imparato ad accettare la perdita dei capelli, che erano sacri per lei... Ho assistito a questo che ero piccola: oggi, cresciuta, ho capito l’importanza della donazione. Così ho deciso di compiere questo gesto sia per la mia nonna, che ho vicina, ma anche per le persone malate di cancro. I capelli vengono donati per realizzare parrucche o per chi li ha persi a seguito di un percorso di chemioterapia».
L'iniziativa, nei programmi di Ilaria già da qualche tempo, si è concretizzata nei giorni scorsi.
«Sono già donatrice di sangue - aggiunge - Poter donare mi fa sentire bene, mi riempie il cuore e mi fa sentire importante nel fare la differenza. Come detto, già da qualche tempo volevo donare i capelli: è arrivato per me un periodo di cambiamento, e così venerdì sono stata dal parrucchiere Massimo Barbetta a Milano, in piazzale Loreto, e li ho tagliati. Da oltre metà schiena, a sotto il mento. Sono stati raccolti in due trecce da 25 centimetri e tramite il salone saranno donati all'associazione Una stanza per un sorriso».
L'appello
Donare i propri capelli è un gesto tanto semplice quanto importante. Lo sottolinea proprio la giovane. «Ci sono tante associazioni - ancora Iuliano - Spesso hanno requisiti stringenti: lunghezza minima di 25 centimetri, possono essere scalati, i trattamenti sono ben accolti, purché i capelli non siano troppo rovinati. I miei per esempio erano trattati con un balayage. I parrucchieri, tantissimi in Italia, si fanno carico della spedizione e collaborano con queste associazioni: le ciocche vengono intrecciate e fissate e spedite tramite i corrieri. Come ho reagito alla vista della treccia per terra? Inizialmente con una risata isterica... E' stato strano vedermi con i capelli corti, all'inizio, ma mi piacciono: sono un bel cambiamento. E soprattutto la donazione è una rivoluzione: nel mio aspetto ma anche nel mio essere. Sapevo di fare una cosa bella e mi si è riempito il cuore, mi sono sentita meno piccola davanti ai problemi del mondo, parte di qualcosa di più grande».
Da qui l'appello a ragazze e donne, ma anche agli uomini. «Tutti possono farlo: basta informarsi sui requisiti, è semplice - aggiunge - Mi ha un po' stupito che, dopo avere postato qualche foto anche sui social network per raccontare quanto avevo fatto, ho ricevuto tanti messaggi in cui mi si chiedeva se lo avessi fatto davvero, se non fosse uno scherzo... Purtroppo c'è ancora molta disinformazione: invece è qualcosa di non invasivo, che permette di fare del bene: faccio un appello a tutti, se vuoi tagliare i capelli, donali, farai del bene in più. Può intimorire l'idea di privarsi dei capelli ma è un gesto importante. Io li ho donati e mi ricresceranno, ma tante non li possono avere più. Una svolta nella propria vita».