Riaperta via Torre a Cantù. L’importante arteria stradale, che aveva pagato a caro prezzo la bomba d’acqua caduta sulla città nel mese di luglio, con la formazione di vere e proprie voragini, è stata regolarmente riaperta dopo la conclusione del cantiere.
I danni
I danni provocati dalla pioggia avevano obbligato l’Amministrazione comunale a collocare dei cartelli segnalanti il pericolo buche e a vietare la svolta da via Domea nella direzione delle «Quattro strade», consentendo così il transito in via Torre solo alle auto verso l’intersezione con via Ginevrina da Fossano. «La bomba d’acqua caduta a luglio aveva creato notevoli danni al manto stradale – ha puntualizzato l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Cattaneo – Tanto è vero che, in un primo momento, abbiamo pensato che a causare i cedimenti non fosse stata la grande quantità d’acqua piovuta dal cielo, ma delle perdite nella rete fognaria».
Controllata la rete fognaria
Per questo motivo il Comune ha contattato Como Acqua, incaricando la società che si occupa del servizio idrico di effettuare gli opportuni rilievi per verificare eventuali perdite. «Abbiamo atteso che Como Acqua realizzasse le video ispezioni, dalle quali è tuttavia risultato che non erano presenti perdite nelle tubature della fognatura – ha proseguito Cattaneo – Da qui la conseguenza che i danni fossero stati arrecati dal maltempo». Per finanziare la sistemazione della strada è stata necessaria una variazione di bilancio, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 27 novembre. «Il giorno successivo gli uffici hanno avviato tutta la procedura amministrativa per il conferimento dell’incarico a una ditta per un importo complessivo di circa 100mila euro».
Investimento da 100mila euro
Per la scarificazione di via Torre, ossia il processo di rimozione superficiale del manto stradale deteriorato, si è scesi di ben 30 centimetri. «Dopodiché gli operai hanno depositato sul fondo uno strato formato da asfalto e cemento. Sopra a questo infine sono stati collocati due strati di asfalto puro. Il cantiere è di fatto durato tre giorni, da mercoledì sino al pomeriggio di ieri, venerdì, restituendo in questo modo alla città una importante arteria cittadina».