Dopo tre mesi di ospedale riapre il bar e rilancia il caffè letterario
Il Giornale di Cantù regala ai lettori di Primacomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2021 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.
Carica di positività dal Cris Cafè di via Veneto a Cabiate. Dopo il periodo di stop dovuto a un intervento, la proprietaria torna a dare la carica ai negozianti della zona e ai cabiatesi con un’altra iniziativa pensata proprio per affrontare il nuovo periodo di lockdown. Operata a dicembre, con due mesi di convalescenza e quasi altri due di terapia, Rosy Ciancio prova a portare la sua energia e ciò che la fa star bene anche fuori dai confini del suo bar, che ha trasformato in un caffè letterario.
Dopo tre mesi di ospedale riapre il bar e rilancia il caffè letterario
«Lavoro sempre 15 ore o anche più, avere una propria attività vuol dire metterci l’anima, ecco perché non ho mai tempo di fermarmi e leggere quanto vorrei. Durante la convalescenza in ospedale sono stata costretta: non potevo muovermi troppo ed ero confinata nella mia stanza a causa del Covid, eppure grazie alla lettura ho superato quel periodo immergendomi in tante altre avventure. I libri mi hanno fatto compagnia, tanto che è stato un mese bellissimo. Oggi siamo di nuovo tutti chiusi in casa, possiamo uscire per una passeggiata o per fare la spesa, ecco perché ho pensato di invitare le persone a passare dal mio bar, sempre aperto per l’asporto, a prendere un libro, per distrarsi in questo momento e provare ad andare avanti con positività».
Un’iniziativa condivisa sui social per raggiungere in questo momento più persone, cui si è aggiunta l’idea di portare da asporto ai cabiatesi hamburger, pizza e piatti caldi già pronti e addirittura l’iniziativa di mettere in vetrina delle idee regalo per la feste del papà prese tra i prodotti di Barbara, la negoziante proprietaria del negozio di oggettistica Le meraviglie, ad oggi chiuso a causa della zona rossa attiva. Un aiuto tra negozianti e una collaborazione che vuole dare speranza, come racconta la stessa Rosy: «Cabiate è deserta in questi giorni, i negozi sono quasi tutti chiusi, io resto aperta per il delivery, ma se non puoi cosa fai? Chiudi? Ci vuole speranza, ma soprattutto bisogna muovere energia, fare quel che si può per non lasciarsi trascinare giù dagli eventi. Nei due mesi e mezzo che sono stata ferma, in cui ho dovuto tener chiuso il locale per far convalescenza, ho partorito nuove idee, il periodo non è dei migliori, è vero, non si sa che futuro avremo, ma molto sta a come vuoi prendere la cosa, come affronti gli ostacoli. Io voglio affrontarli con energia».
Ed è con energia che Rosy è tornata alla carica, pronta a far tutto il possibile per non lasciar deserta o spenta Cabiate, per tirar su i propri colleghi esercenti, per strappare un sorriso ai clienti con il caffè anti-Covid d’asporto, per essere forte come sempre per se stessa, ma anche per gli altri, per quelli che in questo momento non hanno la forza di reagire e che magari hanno solo bisogno del libro giusto per estraniarsi e dimenticare per un istante nella quotidianità di casa, della dad e dello smart-working i problemi che stiamo affrontando e le preoccupazioni di un momento tanto incerto come questo. «Siamo aperti per resistenza, per amore per il nostro lavoro... siamo aperti per marcare la nostra presenza. Controllati, abbandonati e armati di un'incredibile energia apriamo le nostre serrande senza perdere il sorriso, che ancora riusciamo a regalarvi».
Francesca Verde
(Giornale di Cantù, sabato 20 marzo 2021)