Villa Guardia

Emergenza casa e abitare: l’“Isola che c’è” teatro di dibattito

La Uil affronta il problema coinvolgendo i sindaci e le istituzioni.

Emergenza casa e abitare: l’“Isola che c’è” teatro di dibattito
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Il Coordinamento Uil del Lario coinvolge sindaci ed esperti e organizza un dibattito sul tema della casa e abitare all’Isola che c’è, nel parco comunale a Villa Guardia.

Casa e abitare: serve un piano per lavoratori, studenti e anziani

Nel pomeriggio di sabato 21 settembre sono intervenuti Angelo Orsenigo, consigliere PD di Regione Lombardia, Gianpaolo Folcio direttore dell' Azienda Sociale Comasca e Lariana (in sostituzione di Martina Gammella) Silvano Molteni presidente della Cooperativa Edificatrice per le abitazioni degli operai di Como (che gestisce quasi 1.000 appartamenti) Michele Roda vicepresidente confcoooerative Insubria ed Enrico Vizza segretario generale Uil Lombardia. Il dibattito è stato moderato dal coordinatore Uil Lario Dario Esposito.

Como sempre più vicina a Milano

Nel corso dell’incontro è stato confermato, come accade in tutta la Lombardia, quanto, ormai, Como sia sempre più vicino ai problemi di Milano: affitti alle stelle e acquisti impossibili che portano i lavoratori di molti settori essenziali come il personale sanitario, gli insegnati, ma anche i dipendenti pubblici, a rinunciare, in molti casi, al posto perché non si possono permettere una casa. Da qui la necessità di prezzi calmierati da un lato anche  attraverso un welfare aziendale che permetta ai lavoratori di affittare un alloggio (Piano casa ai lavoratori) e dall’altro la certezza di trasporti efficienti che consentano gli spostamenti a chi vive nell’hiterland dei capoluoghi di provincia.

Dato drammatico a Olgiate Comasco

Il dato più drammatico lo ha evidenziato il sindaco di Olgiate Comasco che ha dichiarato che il suo Comune sta facendo di tutto per il tema abitare, ma che c’è anche chi, non potendosi permettere un alloggio dorme in auto. "Quello dell’abitare - sottolinea Simone Moretti, primo cittadino di Olgiate Comasco - è davvero un grosso problema per gli insegnanti, per i  sanitari, ma più in generale per tutte le persone. Purtroppo, da sindaco, ho un paio di casi conosciuti di persone che vivono in macchina, pur avendo un lavoro e un reddito e nel 2024 una cosa del genere non è concepibile assolutamente. Dobbiamo lavorare insieme per trovare  davvero delle soluzioni. Spendere e 700 o 1.000 euro al mese contando su uno stipendio minimo può essere di 1.200 o 1.300 euro non è concepibile. Così si dovrebbe vivere d’aria. Per il resto vive per pagare la casa e non è questa la politica che vogliamo”.

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Le parole di Esposito

Allarmato e pronto alla battaglia Dario Esposito: "Dai dati Istat diramati questa settimana - dice - Como è il secondo capoluogo di provincia di Regione Lombardia per rincari rispetto al 2023. Da un recente studio Uil si evidenzia che è la sesta città in Italia per caro affitti. Como sta vivendo il problema dell'accesso alla casa tanto quanto Milano e Roma. E questo non è un problema nato oggi. Sono anni che si registra un’emergenza, ma non solo sul caro prezzi, anche sull’abitare. Come Uil simo sempre più impegnati su questo tema e abbiamo lanciato a livello regionale un piano T casa regionale per l'accesso alla casa per lavoratori e cittadini”.

Casa e abitare, piano per i lavoratori

Il segretario generale della UIL Lombardia Enrico Vizza non ha dubbi in merito e rilancia il piano casa ai lavoratori. "Oggi abbiamo città come ad esempio Milano - dichiara - ma non solo Milano, che si stanno spopolando dai propri cittadini che vanno a vivere fuori vanno a vivere in periferia perché non sono più sostenibili i costi d'affitto ma paradossalmente abbiamo le città che hanno la necessità di avere lavoratori in loco. Oggi va governata subito questa emergenza, ma è necessario anche pensare al futuro. Secondo noi si devono recuperare tutti gli immobili che sono di edilizia popolare gli immobili di cosiddetti Aler. Si parla di 18.000 ma fossero anche 1.000 questo sarebbe un grandissimo passo davvero. E poi rigenerare e recuperar. Ma specifico che per noi rigenerazione urbana non vuol dire rigenerare con un housing sociale da 5.000 euro al metro quadrato. Vanno recuperati gli edifici attraverso progetti  sovracomunali. Il Governo e la Regione devono smetterla di lavoratori anche all’interno del welfare aziendale con la  contrattazione con le aziende. E soprattutto utilizzo degli extraprofitti da parte delle immobiliari che si sono arricchite speculando da destinare a immobili di edilizia sociale.

Aler

Sul tema Aler interviene il consigliere regionale di opposizione Angelo Orsenigo: "Da parte di Regione Lombardia - chiosa - ci serve una sburocratizzazione nell'assegnazione degli immobili perché non è pensabile che in un anno ne vengano assegnati 85 rispetto alle esigenze che ci sono e alle disponibilità di immobili che devono essere assegnate e che invece restano lettera morta. Auspico che si possa arrivare ad un accordo per far si che vengano assegnati degli alloggi a chi ha bisogno con un prezzo calmierato che derivi da sconti dovuti a interventi o piccoli contributi effettuati dagli stessi inquilini assegnatari.

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