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Erone onlus, prevenzione e cura del cancro nel post pandemia: al via due progetti per pazienti e giovani chirurghi

L'associazione guidata dal Alberto Vannelli ha tenuto una serata presso il Castello di Casiglio cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale.

Erone onlus, prevenzione e cura del cancro nel post pandemia: al via due progetti per pazienti e giovani chirurghi
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Il Castello di Casiglio ha ospitato una serata di beneficienza dell’associazione Erone onlus. Alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, sono stati presentati i risultati conseguiti durante la pandemia e annunciati due innovativi progetti: uno frutto della collaborazione con l’Università Cattolica di Milano per la creazione di un modello di auto-muto aiuto per i pazienti oncologici e il secondo di formazione oncologica dei giovani chirurghi con una piattaforma di simulazione ibrida in partnership con un’azienda di tecnologie medicali.

Erone onlus, prevenzione e cura del cancro nel post pandemia: al via due progetti per pazienti e giovani chirurghi

La prima fase della pandemia, secondo l’indagine di “Italia non Profit”, è stata uno tsunami che ha inciso negativamente sulle attività istituzionali per oltre la metà di associazioni, cooperative sociali, fondazioni, onlus e consorzi. All’iniziale smarrimento però, è seguita una reazione molto forte, dimostrando come il volontariato abbia saputo interpretare la necessità di cambiamento, rafforzando la coesione sociale e immettendo nel sistema Italia, fiducia e senso di appartenenza.

"Anche a Como - racconta Alberto Vannelli, presidente di Erone onlus e direttore della chirurgia al Valduce - pur al centro della pandemia, il mondo dell’associazionismo non si è mai fermato. Avendo lavorato per oltre 10 anni all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano conosco l’importanza del volontariato nella guerra al cancro. In Italia ogni anno circa 380 mila cittadini scoprono questa diagnosi, ma a confortarci è il costante aumento della sopravvivenza. Ripensando a quando iniziammo quest’avventura nel 2012, devo riconoscere che fummo buoni profeti nell’auspicare un rinnovato cambiamento della società civile, con il messaggio 'costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica'”.

"La Lombardia – ha aggiunto il presidente Fermi - è da anni leader nelle cure oncologiche, ma l’accessibilità al territorio può limitarne l’efficacia. Erone onlus, in linea con i principi della riforma sanitaria lombarda, rappresenta un modello di volontariato quale attore fondamentale per concorrere al completamento dell’offerta sociosanitaria, non come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo ma come funzione complementare e ausiliare, finalizzata al raggiungimento e consolidamento della buona qualità dell’efficienza, dell’appropriatezza e dell’umanizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari. Nonostante le difficoltà del periodo, ha saputo interpretare i bisogni della cittadinanza, pensando proprio al riconoscimento delle diseguaglianze: un modello vincente per tenere vivo il comune senso civico e mantenere la Lombardia orgogliosa della propria sanità”.

"Due anni passati a lavorare e reinterpretare il volontariato senza mai fermarsi – continua il chirurgo oncologo Vannelli - Corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere questa malattia; eppure, la prevenzione è realmente efficace a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani; la sfida è stata quella di creare un modello scolastico per tradurre la prevenzione oncologica in immagine, lasciando agli studenti il compito di creare un nuovo canone per ispirare la cittadinanza: la “kalokagathìa”, prima esperienza italiana come modello etico di prevenzione. Inserito nell’ambito dei PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), nonostante i limiti del lock-down abbiamo realizzato quattro progetti: due con licei del territorio (Fausto Melotti di Cantù e il Setificio di
Como) e due extra-provinciali con i licei: Cairoli di Varese e Giovanni XXIII di Milano".

"Se da una parte questa pandemia ha scardinato modelli consolidati di assistenza e priorità di cura, è stata anche un’opportunità di rinnovamento: due i progetti in fase di realizzazione. La malattia oncologica è una condizione che impatta fortemente sulle dimensioni sanitaria e sociale; si influenzano reciprocamente e spesso condizionano il processo di guarigione. Grazie alla collaborazione con l’università Cattolica di Milano verrà formato un assistente sociale che messo gratuitamente a disposizione da Erone onlus, affiancherà i pazienti oncologici con la creazione di un modello di auto-muto aiuto - ha proseguito Vannelli - L’ultima ondata pandemica ha nuovamente costretto gli ospedali a destinare risorse ai cittadini affetti da Covid con ulteriore riduzione degli interventi chirurgici; ancor più drammatica la riduzione del tempo dedicato alla formazione dei giovani chirurghi e questa è l’altra faccia del Covid. In linea con il documento predisposto da Ministero della Salute d’intesa e Conferenza Stato/Regioni che persegue lo sviluppo di strutture di prossimità, Erone onlus ha pensato ad un progetto di formazione da mettere gratuitamente a disposizione dei giovani chirurghi, con l’utilizzo di un simulatore in partnership con un’azienda di tecnologie medicali".

"Nonostante la pandemia - conclude Vannelli - possiamo dirci molto fortunati, perché il volontariato in oncologia, con i suoi valori, tradizioni e ricordi, é una bandiera che vola alta sulle speranze dei giovani, sulla volontà degli anziani e sul dolore e sofferenza dei cittadini per i quali, noi ogni giorno ci mettiamo al servizio, come medici e possibili fratelli”.

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