Espulso foreign fighter siriano
L'uomo, un 36enne siriano naturalizzato norvegese, è stato nuovamente fermato a Como
Il controllo
«Grazie ai suoi contatti in Italia, reclutava e favoriva la partenza di volontari verso scenari di guerra»: è stata la frase riportata in un tweet dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (nella foto)
Il personaggio
I commenti
"L'espulsione da Como ed il rimpatrio di un foreign fighter di origine siriana naturalizzato in Norvegia, noto alle autorità per le sue posizioni jihadiste, è un successo delle autorità di polizia e di intelligence che ci rende estremamente soddisfatti - ha rimarcato Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno - Si è intervenuti su una figura che, in virtù dei suoi numerosi contatti, provvedeva all'arruolamento di volontari da inviare in molteplici teatri di guerra. Con questo provvedimento, dal 2015 ad oggi, sono 755 le espulsioni comminate che includono anche le 77 del 2013. Il felice esito di questa operazione riconferma il solido impegno del Viminale e del ministro Piantedosi nella lotta ad ogni integralismo teso a minacciare le nostre comunità".
E il deputato comasco Eugenio Zoffili, vice coordinatore regionale della Lega in Lombardia e rappresentante speciale per la lotta alla criminalità organizzata dell’Assemblea parlamentare OSCE, ha aggiunto
“Complimenti agli agenti della Digos di Como, che hanno individuato tra il capoluogo e l'erbese un pericoloso estremista islamico di origine siriana. Come annunciato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ringrazio per il suo costante impegno per la tutela della sicurezza, il foreign fighter, noto per le sue posizioni jihadiste e ritenuto coinvolto nel reclutamento di combattenti per la guerra santa islamica, è stato già allontanato dal territorio italiano con un volo diretto verso la Norvegia, dove risiede. Mi congratulo con i nostri poliziotti per l'eccellente risultato, che ci ricorda come il nostro Governo continui sempre a vigilare e operare contro ogni forma di terrorismo e di azione criminale, senza mai abbassare la guardia".