Cervelli in fuga dal Canturino e Marianese

Ex studentessa del Monnet: "Faccio un anno in Spagna come ragazza alla pari per scegliere meglio il futuro"

Continua la rubrica "Cervelli in fuga dal Canturino e dal Marianese". Vuoi partecipare o segnalarci un possibile protagonista? Mandaci un messaggio via WhatsApp al nostro numero di redazione 3316227369

Ex studentessa del Monnet: "Faccio un anno in Spagna come ragazza alla pari per scegliere meglio il futuro"
Pubblicato:

«Lavoro come au pair, in italiano ragazza alla pari, aiutando la famiglia che mi ospita con i bambini e con alcune faccende domestiche. Con loro mi sono trovata bene fin dal primo giorno: sono calorosi e accoglienti, mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia, mi piace molto il posto in cui vivo, la natura incontamita, l’oceano e il clima sempre mite» inizia così il racconto di Luna Mattavelli, 19 anni, ex studentessa dell’istituto Jean Monnet di Mariano Comense, che da settembre 2024 vive in Spagna a Los Llanos de Aridane, una delle località principali dell’isola di La Palma, nelle Canarie.

Ex studentessa del Monnet: "Dopo la maturità sentivo il bisogno di cambiare aria"

Come molti ragazzi della sua età si è sentita spaesata al termine delle scuole superiori e ha preferito dedicare un anno alla sua crescita personale piuttosto che prendere una scelta poco consapevole: «Dopo la maturità (avvenuta a luglio 2024) sentivo il bisogno di cambiare aria. Il quinto anno di liceo è stato particolarmente difficile: l’ansia di dover prendere una decisione importante per il mio futuro mi paralizzava. Avevo paura di sbagliare, di scegliere un corso universitario che non mi sarebbe piaciuto e di sprecare quindi tempo prezioso. Anche l’idea di entrare subito nel mondo del lavoro mi spaventava, non mi sentivo ancora pronta. Volevo fare un’esperienza lontano dalla normalità, per schiarirmi le idee, uscire dalla mia zona di comfort e soprattutto mettermi alla prova. Così, ho deciso di partire» ha continuato Luna, che ha scelto la Spagna perché da sempre affascinata dal suo clima, dalla sua vivacità e dal suo stile di vita meno frenetico rispetto all’Italia. Ha scelto di non limitarsi a visitare la Spagna come una turista qualsiasi ma di instaurare un legame più profondo con questa terra: «Non volevo solo visitarla, ma viverla davvero» ha affermato.

Sul tema delle differenze, rispetto all’Italia, Luna evidenzia, in particolare, alcuni aspetti di grande attualità, si è detta piacevolmente sorpresa dall’ accoglienza riservatale, soprattutto perché le persone sono molto diverse rispetto al nord Italia dove ha sempre vissuto e il ritmo della vita è molto più tranquillo: «Le persone qui sono più aperte, accoglienti e disponibili, ed essendo un’isola piccola, tutti si conoscono e c’è un forte senso di comunità. Le strade sono sempre animate, i bar pieni di gente e le festività vengono celebrate con grande entusiasmo e partecipazione, è stato molto facile per me stringere nuove amicizie».

Obiettivo apprendere una nuova lingua

Un altro obiettivo per lei era quello di apprendere una nuova lingua, aveva già studiato un po' di spagnolo a scuola ma voleva approfondirne la conoscenza: «Nella mia città c’è una scuola di lingua gratuita dove frequento lezioni due volte a settimana. È un’opportunità preziosa per affinare le mie competenze linguistiche e integrarmi ancora meglio, non otterrò una certificazione linguistica ma mi sta già aiutando molto soprattutto per quanto riguarda la grammatica e la scrittura».
L’esperienza ovviamente non è sempre stata rose e fiori, soprattutto all’inizio ha incontrato numerose difficoltà: «Le difficoltà iniziali sono state soprattutto legate alla lingua e alle abitudini. Non parlavo ancora bene lo spagnolo e adattarmi a nuovi orari per i pasti è stato un po’ complicato: qui si pranza e si cena molto più tardi rispetto a come ero abituata. Tuttavia, essendo una persona abbastanza adattabile, non ho avuto problemi insormontabili». Anche la sua famiglia era inizialmente preoccupata: «Non si aspettavano un cambiamento così radicale da parte mia». Tuttavia, la hanno sempre sostenuta e oggi sono contenti di vederla felice e cresciuta grazie a questa esperienza. «Certo, il distacco non è stato facile, e salutare persone a cui tieni è sempre difficile, ma sanno che questa è stata la scelta giusta per me e sono grata per il loro costante appoggio».

La nostalgia di casa

La nostalgia di casa è ovviamente presente, ma ha anche dei lati positivi, la sta aiutando ad apprezzare di più quello che ha: «Mi mancano la mia famiglia e i miei amici, ma so che questa esperienza può aiutarmi anche a rendermi conto di quanto siano importanti le persone che ho accanto e a non dare mai nulla per scontato».
L’isola è molto piccola ma offre diverse opportunità lavorative specialmente nel settore turistico. Per chi cerca un’occupazione stagionale o nel campo dell’ospitalità, inserirsi non è difficile. Diversa è invece la situazione per chi vuole frequentare l’università; La Palma offre poche possibilità e chi vuole studiare è costretto a trasferirsi sulla penisola o su isole più grandi come Tenerife e Gran Canaria. Luna ha infatti intenzione di tornare in Italia, arricchita da questa esperienza, per completare la sua formazione, ma si è detta convinta di non voler perdere il legame con la Spagna e la sua comunità : «L’anno prossimo voglio iniziare l’università a Milano, ma non escludo di tornare in Spagna per altre esperienze, magari attraverso un Erasmus semestrale. Per il mio futuro, non ho ancora piani definitivi: preferisco lasciare aperte tutte le possibilità, incluso quella di un trasferimento all’estero» ha detto Luna.

"Vivere all'estero ti aiuta a diventare più indipendente"

Nonostante la giovane età, Luna si è dimostrata molto consapevole dell’importanza di fare un’ esperienza all’estero lontana da casa: «Vivere all’estero ti aiuta a diventare più indipendente, a conoscere nuove culture e a uscire dalla tua zona di comfort. È un’esperienza che ti arricchisce, ti apre nuove porte per il futuro e ti fa vedere il mondo attraverso una prospettiva diversa. Se hai la possibilità di farlo, non esitare: ne vale assolutamente la pena» ha dichiarato, invitando tutti i suoi coetanei a considerare questa possibilità. Parlando ai giovani, li ha però anche messi in guardia sulle possibili difficoltà invitandoli eventualmente a non scoraggiarsi: «Ci si mette alla prova anche psicologicamente, è importante partire con un progetto chiaro in mente e non arrendersi alle prime difficoltà che siano burocratiche, economiche o linguistiche e culturali. E’ normale avere dei momenti di nostalgia o di solitudine, ma bisogna sempre pensare che quello che può darti un’avventura simile è molto di più di quello che ti può togliere, se sceglierai di tornare indietro lo farai con un bagaglio culturale molto più ampio, con la capacità di comunicare in una nuova lingua e con nuove amicizie».

Luna ha poi concluso con un bel sorriso: «Non voglio fare troppi piani rigidi per il futuro, ma lasciare che ogni esperienza mi insegni qualcosa e mi guidi nella direzione giusta. Sento di essere cresciuta molto in questo periodo e sono curiosa di scoprire cosa mi riserveranno i prossimi passi del mio percorso. Ora voglio semplicemente godermi il presente e vedere dove mi porterà questa esperienza».

Seguici sui nostri canali