Fauna selvatica in Val Porlezza, Rolfi, Turba e Fermi: "Situazione drammatica"
La promessa: "Vogliamo mettere in campo tutti gli interventi possibile per aiutare le aziende agricole e il territorio".

“La situazione per l’agricoltura in Val Porlezza è drammatica. La fauna selvatica sta distruggendo i campi e mettendo in pericolo la sicurezza delle persone. La Regione Lombardia ha fatto tutto quanto concesso dalla legge nazionale e ha introdotto norme innovative per contenere il problema. Siamo venuti qui per ascoltare le esperienze e le proposte di sindaci, rappresentanti degli enti locali e agricoltori. Vogliamo mettere in campo tutti gli interventi possibile per aiutare le aziende agricole e il territorio”. Lo hanno detto ieri, giovedì 10 febbraio 2022, con una nota congiunta l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, il sottosegretario regionale Fabrizio Turba e il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi che a Porlezza hanno incontrato gli agricoltori e gli enti territoriali e nel pomeriggio a Binago hanno incontrato anche i sindaci dell'Olgiatese.
Fauna selvatica in Val Porlezza, Rolfi, Turba e Fermi: "Situazione drammatica"
“Dal confronto è emersa la necessità di prolungare il periodo di caccia al cervo e di incrementare l’azione di contenimento del cinghiale. Grazie alle novità introdotte dalla Regione, in provincia di Como i cinghiali abbattuti sono passati da 1.916 nel 2019 a 3.876 nel 2021. È chiaro come non sia ancora sufficiente, per questo la scorsa settimana abbiamo approvato una delibera con la quale si stabilisce che gli agricoltori che subiscono danni causati da cinghiale alle coltivazioni possono indicare due operatori abilitati al contenimento dell’animale sui propri terreni. Una possibilità da sfruttare” aggiungono.
“Nella Riserva Lago di Piano manca un piano di controllo del cervo che è in fase di redazione. Faremo tutto il possibile per snellire le procedure di approvazione e dare così modo di contenere il problema all’interno della riserva e creare anche una filiera della selvaggina che possa essere appetibile a livello commerciale” concludono.