Gli obiettivi dell’iniziativa sono la tutela, la valorizzazione, la fruizione dell’oratorio di San Gregorio e la raccolta fondi per il suo restauro
Sono stati raccolti oltre 950 euro
Si è conclusa lo scorso 6 settembre la decima edizione del Festival San Gregorio di Caslino d’Erba. Questa edizione è stata ricca di concerti e di soddisfazioni: il pubblico è aumentato rispetto agli anni precedenti e ciò ha permesso di raccogliere 983,70 euro che saranno devoluti al restauro di San Gregorio.
Il progetto è stato selezionato dalla Fondazione Comunità comasca
Il Festival ha come obiettivi la tutela, la valorizzazione, la fruizione dell’oratorio di San Gregorio e la raccolta fondi per il suo restauro che comincerà nei prossimi mesi.
A luglio, infatti, il progetto donato dal Rotary Club Erba Laghi e presentato dalla parrocchia caslinese è stato selezionato dalla Fondazione Provinciale della Comunità comasca onlus che finanzierà il 60% degli interventi. Tale progetto è stato illustrato dall’architetto Anna Boglioni proprio nel corso del Festival, in una serata dal titolo “San Gregorio. Nascita e rinascita di un oratorio”.
Tante le proposte musicali dell’edizione di quest’anno
La lunga edizione di quest’anno è stata caratterizzata soprattutto da una pluralità di proposte musicali per cercare di avvicinare diverse tipologie di pubblico.
- Il 25 maggio il corpo musicale “Perosi” di Caslino dErba, organizzatore del Festival, ha omaggiato Ennio Morricone con un concerto che ha avuto come protagonista le musiche più famose del maestro, tra colonne sonore di film e celebri composizioni musicali senza tempo.
- L’8 giugno, i giovani musicisti Cecilia Moschetti ed Edoardo Giana, studenti del Liceo Musicale di Lecco, hanno presentato le diverse nuances della musica per arpa e flauto, esplorando le sonorità di un’epoca al confine tra due secoli, l’Otto e il Novecento.
- Il 21 giugno l’HarpBeat Orchestra (l’orchestra di arpe celtiche più attiva al mondo) ha coinvolto i partecipanti in una serata magica, in un emozionante affresco di epoche e stili diversi, per scoprire come il linguaggio delle note sia universale.
- Il 19 luglio la brass band Tacabrass ha proposto un viaggio nel tempo, dal Rinascimento ai giorni nostri, spaziando tra vari generi musicali, con il ritmo sempre travolgente degli strumenti d’ottone.
- Infine, il 6 settembre la Merendino band ha condotto alla scoperta della musica popolare (la musica che nasce dal popolo e per il popolo) di alcuni Paesi, un modo ideale per cancellare i confini e trasmettere un messaggio di pace.
“Grati per le emozioni che abbiamo vissuto”
Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori del Festival:
“Siamo grati a tutti gli ospiti per le emozioni che ci hanno permesso di vivere e a tutti coloro che hanno partecipato: una testimonianza di stima e di apprezzamento nei confronti del nostro lavoro e dei nostri sforzi che continueranno per raccogliere i fondi mancanti per la copertura delle spese di restauro“.