La cerimonia

Fino Mornasco commemora Roberto Di Maria, comandante dei Carabinieri ucciso da una banda di rapinatori

Fu ucciso nel '76 da una banda di rapinatori al banco ambrosiano di via Garibaldi mentre tentava di salvare un ostaggio

Fino Mornasco commemora Roberto Di Maria, comandante dei Carabinieri ucciso da una banda di rapinatori
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Era il 20 aprile del 1976 quando il brigadiere Roberto Di Maria, comandante della stazione dei Carabinieri di Fino Mornasco, fu ucciso da una banda di rapinatori al banco ambrosiano di via Garibaldi mentre tentava di salvare un ostaggio. Armati e in fuga, i rapinatori si erano fatti scudo con un impiegato della banca; per non compromettere la vita del cittadino, Di Maria rinunciò ad usare la propria pistola, affrontando dunque i banditi a mani nude. I malviventi però, senza esitare, aprirono il fuoco ferendolo mortalmente. Alla sua memoria fu assegnata la medaglia d’argento al valor militare.

La commemorazione

Sabato scorso, 20 aprile, in occasione del 48esimo anniversario dalla morte, l'Arma dei Carabinieri, l'Associazione Nazionale Carabinieri e le istituzioni hanno omaggiato Di Maria, nato il 13 luglio del 1947  a Francavilla Fontana in provincia di Brindisi, con una solenne cerimonia il cui resoconto fotografico è stato effettuato dal vicebrigadiere in congedo Claudio Compagnone, socio Anc della sezione finese.

Alla commemorazione hanno preso parte i sindaci di Fino Mornasco e di Casnate con Bernate, rispettivamente, Roberto Fornasiero e Anna Seregni, il comandante della stazione, luogotenente Gianfranco Casanica, il comandante provinciale dei Carabinieri di Como Giuseppe Colizzi, il comandante compagnia Carabinieri di Cantù, maggiore Christian Tapparo, il coordinatore Anc Como, tenente Carlo Angelo Colombo, il generale di Brigata della riserva dell'Arma dei carabinieri Leopoldo Maria De' Filippi Tedeschi, collocato in congedo, e il tenente dei Carabinieri in congedo Marcello Vullo. Presenti, inoltre, circa 80 partecipanti provenienti dalle sezioni Anc di Fino Mornasco col presidente Domenico Suraci, Como, Cermenate, Cantù, Figino Serenza, Cadorago, San Fermo della Battaglia, Lurago d'Erba, Lanzo d'Intelvi e socie benemerite.

Il ricordo del brigadiere Di Maria è ancora oggi radicato nella memoria dei finesi, di tutte le Forze dell'ordine e non solo. Un sacrificio, quello del carabiniere, che è e sarà sempre un esempio di coraggio e senso della giustizia da tramandare gelosamente alle nuove generazioni, ma dl quale tutti dovrebbero imparare. Alla sua memoria sono stati intitolati il palazzetto dello sport di via Leonardo Da Vinci e la stazione dei Carabinieri di via Garibaldi nella quale il brigadiere ha prestato servizio fino al giorno in cui ha perduto la propria vita.

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