Fondazione Porta Spinola: l’ex consigliere Franzoso fa il bilancio degli ultimi 5 anni
La scorsa settimana si è insediato il nuovo Cda che guiderà la Fondazione per il prossimo quinquennio
È notizia della settimana appena trascorsa l'idea di ampliare Villa Besana per la creazione di un nuovo polo socio sanitario. Un'ipotesi emersa dalla maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Alberti durante il Consiglio comunale del 29 luglio e che ha subito suscitato le reazioni delle altre compagini politiche. Intanto Enrico Franzoso, ex membro del Cda di Porta Spinola, fa un bilancio degli ultimi 5 anni.
La lettera scritta da Franzoso
"5 anni al servizio di Porta Spinola, casa di riposo di proprietà del comune di Mariano Comense e gestita autonomamente da un consiglio di amministrazione di 4 consiglieri ed 1 presidente, tutti nominati dal sindaco in rispetto delle quote di maggioranza ( presidente e 2 consiglieri) e di minoranza (2 consiglieri). Proprio come rappresentate di un gruppo di minoranza la mia candidatura è stata accettata dal sindaco nel 2019 che mi ha nominato consigliere di questa stupenda realtà.
Nel ruolo di consigliere di amministrazione la politica è più lontana, la principale responsabilità è quella di supportare il funzionamento della Fondazione e partecipare a decisioni che ne indirizzino il futuro. Sono stati 5 anni molto complessi per quanto successo esternamente ed internamente, l’insediamento è coinciso con il fallimento della società che stata costruendo i mini alloggi che fortunatamente ora sono una splendida realtà ed opportunità per anziani autosufficienti che possono utilizzare i servizi offerti da Fondazione mantenendo la loro indipendenza ed autonomia.
Il processo di gestione delle conseguenze del fallimento dell’impresa e la rimodulazione delle attività mancanti per portare a completamento il progetto fu subito una sfida molto impegnativa.
Il progetto di realizzazione era finanziato con la vittoria di un bando della fondazione Cariplo ottenuto dal precedente consiglio di amministrazione il quale, però, aveva parzialmente cambiato alcune situazioni in corso d’opera rischiando di far perdere oltre una parte del finanziamento, tramite il lavoro di tutti gli addetti si è riusciti a riportare il progetto sul tavolo e convincente Fondazione alla bontà del progetto finale.
Nel frattempo che i lavori e le attività procedevano si è reso necessario il rinnovo del bando di ristorazione della fondazione che prevede un bando di adesione e la valutazione dei pretendenti per assegnare poi il contratto al vincitore in rispetto alle richieste e per un periodo solitamente tra 3 ed i 5 anni oltre a possibilità di rinnovi automatici.
Nel frattempo, a Febbraio 2020 esplodeva la pandemia di Coronavirus che tutti conosciamo e che vissuta dall’interno di una casa di riposo ha evidenziato tutta la sua pericolosità. Un ringraziamento agli operatori di Fondazione che si chiusero dentro per 1 mese limitando sensibilmente il contagio. In questo periodo si sospesero tutti i servizi aggiuntivi: dal servizio diurno che permette di gestire dal mattino alla sera un anziano che torna poi a dormire a casa della famiglia, alla ginnastica per gli over 55 alle offerte riabilitative per i cittadini Marianesi. Alcuni servizi non è più stato ancora possibile ripristinare la gestione precedente.
La ricerca e mancanza di mascherine, tamponi, guanti fu una sfida continua, decidemmo di spingere Fondazione oltre ai propri compiti aiutando il territorio tramite la gestione diretta di un centro tamponi e di un centro vaccini realizzata grazie all’importante supporto con croce Bianca ed altre associazioni. Per meglio comprendere impatto della pandemia basta riportare il fatto che obbligo di mascherina nelle case di riposo è terminato a Giugno 2024.
Con un ringraziamento particolare all’allora responsabile amministrativo ed ora anche direttore generale oltre alle figure che si sono avvicendate nel coordinamento degli operatori e nella direzione sanitaria.
Il post Covid con il suo carico di stress e nuove realtà ha portato dei grossi problemi nella gestione delle figure principali operative in Fondazione, dove 3 delle 4 figure principali di riferimento decisero di lasciare per cercare nuove sfide ed opportunità altrove. Supportare il tentativo di riconciliazione prima e la revisione delle attività di organizzazioni dopo con il reintegro di figure chiave è stata una grossa sfida per tutti, fortunatamente vinta limitando al minimo i disagi per gli ospiti.
Tra le varie vicissitudini anche la prematura dipartita del Direttore Generale che all’epoca aveva da pochi mesi ereditato il ruolo ed i carichi di lavoro per la preparazione dei bandi in corso per sistemare l’area mancante del corpo dei minialloggi per adibirlo ad area per il centro diurno e la gara per l’assegnazione dei servizi principali erogati da Fondazione.
Nel frattempo decisioni straordinarie furono necessarie per contenere il più possibile gli aumenti delle rete necessari per l’aumento delle spese e quello dei costi (inflazione, l’impennata dei costi energetici e gli adeguamenti economici previsti nei contratti degli operatori) ancora oggi Fondazione può vantare rette sotto la media della zona con ottimi livelli di qualità di servizi, abbiamo lavorando molto anche su piani di efficientamento energetico.
Siamo, anche, riusciti ad aumentare i numeri di posti letto disponibili anche se di poche unità. Tra le varie situazioni si ricorda la necessità di sostituire i motori di raffreddamento e riscaldamento che non erano più in grado di garantire l’adeguato servizio per gli ospiti di Fondazione e per il nuovo blocco dei miniappartamenti che era stato inaugurato e contava già da tempo i primi inquilini.
La scelta di prorogare attuale contratto di gestione dei servizi, di far affiancare Fondazione ai servizi provinciali per la gestione delle gare di appalto ha portato alla finalizzazione del bando che potrà essere aggiudicato dal prossimo Consiglio.
In tutto questo Fondazione si è vista beneficiaria di un importante eredità a lascito di una concittadina che decise di lasciare importanti eredità a Fondazione ed ad un’altra associazione di supporto presente sul territorio Marianese, per quanto positiva è un operazione che richiede valutazioni e decisioni importanti per equilibrio e la possibile esposizione dell’equilibrio della Fondazione.
Nel frattempo si apriva un importante opportunità di crescita con un privato che acquisiva all’asta l’adiacente villa Besana e con cui sono iniziati discorsi di valutazione della possibilità di creare una nuova struttura adiacente che permetta aumento di posti letto e l’erogazione di nuovi servizi come un centro gestione pazienti Alzheimer ed ulteriori unità immobiliari. Questo processo, ancora in essere, vede oltre a Fondazione ed il privato proprietario degl’immobili anche il comune di Mariano Comense come attore diretto.
Lasciamo un progetto di valutazione da proseguire e finalizzare che potrà cambiare la qualità ed il livello dei servizi oltre che l’aspetto urbano del centro di Mariano.
Questo oltre che tante altre sfide di ordinaria gestione sono state un impegno quinquennale che ho portato avanti per il bene della Fondazione, collaborando ed invitando presidente ed i consiglieri a riflettere sempre sulle decisioni e sulle conseguenze, e mettendo a disposizione le mie esperienze lavorative manageriali.
Ringraziando tutti i consiglieri ed il presidente che, indipendentemente dal riferimento politico di appartenenza, hanno permesso e portato avanti un ottimo clima di collaborazione e comunicazione con il solo bene di Fondazione quale unico obiettivo del ruolo.
Grazie al riferimento politico del Movimento con il supporto continuo dei consiglieri comunali 5 Stelle abbiamo supportato, controllato e garantito molteplici servizi ed opportunità offerti da Fondazione Porta Spinola ai cittadini Marianesi perché ci sono molteplici modi di essere e fare politica al servizio del territorio".