allievi under 17

Frase razzista verso un giocatore: Grandate sanzionato per non essere tornato in campo

E' successo sul campo di Castiglione d'Intelvi: l'episodio negli spogliatoi non è stato udito dall'arbitro

Frase razzista verso un giocatore: Grandate sanzionato per non essere tornato in campo
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Una partita di pallone tra ragazzi di 16 anni. Un sabato pomeriggio con i genitori sugli spalti a tifare. Avrebbe dovuto essere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento e invece è finita con una rissa in spogliatoio e una frase razzista.

Frase razzista verso un giocatore: la cronaca

E’ quanto andato in scena lo scorso sabato pomeriggio, 17 febbraio 2024, sul campo da calcio di Castiglione d’Intelvi dove si giocava il Campionato Allievi Under 17 tra Lariointelvi e Grandate. Un partita accesa in campo, sugli spalti e finita, da quanto ricostruito, con la frase "negro di m*" che sarebbe stata pronunciata da un giovane del Lariointelvi nei confronti di un avversario del Grandate.

"La partita era di alta classifica e fin da subito è stata molto accesa, tanto che nel secondo tempo dagli spalti del Lariointelvi qualcuno ha buttato una scarpa in campo - ha raccontato Jacopo Testoni, responsabile del settore giovanile - Poi, al momento del 3 a 2 per la società di casa, dalla panchina abbiamo sentito una baruffa all’interno degli spogliatoi dove c’erano alcuni ragazzi nostri e loro che erano stati sostituiti ed erano andati a fare la doccia. Così ci siamo tutti avvicinati per capire cosa stava accadendo". E’ a quel punto che ha visto uno dei suoi giocatori avvicinarsi visibilmente scosso. "Il ragazzo era agitato, aveva le lacrime agli occhi e mi ha detto che per ben tre volte gli era stata rivolta questa frase da un giocatore avversario. Dall’altra società hanno negato, ma io non ho motivo di non credere a un mio giocatore di 16 anni che mi dice una cosa del genere. Nessun adolescente è un santo, abbiamo visto toni accesi, ma non vedo perché avrebbe dovuto inventarsi una cosa di questo tipo".

La decisione del giudice sportivo

A poco più di dieci minuti dalla fine sabato scorso l’arbitro aveva sospeso la partita. Non c’erano più le condizioni e la tranquillità per proseguire. Il giudice sportivo, che ha pubblicato la propria decisione giovedì sera, non è stato però clemente col Grandate in virtù di questo increscioso episodio che, se effettivamente avvenuto, non è stato udito dall’arbitro che si trovava in campo.

Il giudice sportivo infatti ha dato la partita persa per 3-0 a Grandate che ha ricevuto anche un punto di penalità in classifica e 25 euro di ammenda per non essere rientrata in campo. Inoltre il responsabile del settore giovani Testoni è stato squalificato fino al 4 marzo. Solo un’ammenda di 30 euro per il Lariointelvi per la scarpa lanciata in campo dal proprio tifoso. Si legge infine che "in relazione alla frase discriminatoria, si invia il referto di gara alla Procura federale per gli accertamenti e gli eventuali provvedimenti del caso".

"Spiace per queste decisioni della Figc. La partita dall’arbitro era stata sospesa, non ci siamo rifiutati di tornare in campo - ha commentato Testoni - Spiace però soprattutto che brutti gesti come la scarpa lanciata e la frase non siano stati giudicati con altrettanta severità". Una decisione che ha lasciato con l’amaro in bocca molte famiglie presenti quel giorno. "Ero presente e la decisione della Federazione mi ha lasciato allibito - ha commentato Dario Lucca, papà di uno degli atleti - perché legittima questi comportamenti scorretti. La Figc non ha dato il segnale che ci si aspettava".

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