L'incontro in Regione

Frontalieri, l'audizione sulla tassa sanitaria

"Una tassa che mette le mani nelle tasche dei lavoratori frontalieri senza erogare alcun servizio aggiuntivo", hanno dichiarato Orsenigo e Astuti

Frontalieri, l'audizione sulla tassa sanitaria
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Giovedì 8 maggio 2025 si terrà l'audizione in merito alla compartecipazione sanitaria a carico dei lavoratori frontalieri. L'incontro era stato richiesto circa 3 mesi fa dai consiglieri regionali del Pd Angelo Orsenigo di Como e Samuele Astuti. L'audizione si terrà alle 17, nella commissione speciale del Consiglio regionale sui Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera.

 Il commento dei consiglieri

In merito all'audizione Orsenigo e Astuti hanno dichiarato:

"Una tassa che abbiamo da sempre considerato ingiusta. Si tratta di una legge sbagliata nel merito e nella forma, che disattende gli accordi bilaterali firmati mesi fa e che sta producendo un vero e proprio caos nelle aziende sociosanitarie. Una tassa che mette le mani nelle tasche dei lavoratori frontalieri senza erogare alcun servizio aggiuntivo".

 L'assenza di Guido Bertolaso

L'audizione nn sarà con l'assessore Guido Bertolaso, come dichiarato dai due consiglieri:

“Non verrà, come avevamo richiesto, l’assessore Bertolaso, ma ci dovremo accontentare di un rappresentante della direzione generale Welfare che ci auguriamo sia in grado di spiegare se e come la Giunta regionale intenda applicare la norma rivolta ai vecchi frontalieri. La nostra richiesta è giustificata dal fatto che la legge di bilancio statale per il 2025 ha introdotto una modifica al comma 238 dell’articolo 1 della legge 213/2023 che rischia di penalizzare ulteriormente e immotivatamente i lavoratori interessati”.

 Dare risposte ai lavoratori

Concludono Orsenigo e Astuti:

"Ci sembra giusto cominciare a dare qualche risposta ai lavoratori, che sono molto preoccupati e che stanno già procedendo tramite le loro organizzazioni e i sindacati a iniziative di mobilitazione per tutelare i loro legittimi interessi e avere certezze. Chiederemo, dopo questa audizione, di convocare anche i tre sindacati confederali, le Acli e le associazioni dei Comuni di frontiera. L’auspicio è che, come in Piemonte, si prenda la decisione netta di non adottare questa tassa ingiusta”.

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