FuoriFest: al via la terza edizione promossa da FuoriFuoco
Il tema del festival, per questa edizione, sarà "abitare".

A Como, da giovedì 8 a domenica 11 maggio, si terrà la terza edizione di FuoriFest: il festival promosso dal collettivo di giovani giornalisti FuoriFuoco.
Il programma di giovedì 8
Il festival di quest'anno inizierà giovedì 8 maggio, con due eventi in contemporanea. Alle 18 verranno presentate due mostre nell'ex tintostamperia di Como, in via Val Mulini. La prima, "Colonialismo Chimico", è un'esposizione organizzata da Fada Collective e dalla giornalista Anna Toniolo. La mostra esplorerà come Costa Rica, Indonesia, Tunisia e Costa d’Avorio sono impattate dalla vendita e dall’utilizzo dei pesticidi, impiegati nella produzione di cibi che poi raggiungono le tavole delle famiglie. Il tema è piuttosto importante, siccome l’Unione europea prevede di dimezzare l’uso domestico di pesticidi entro il 2030. Tuttavia, la produzione e l’esportazione restano autorizzate, facendo dell’Europa il principale esportatore mondiale di pesticidi.
Allo stesso orario e nello stesso luogo verrà presentata "Dimore", una seconda esposizione in cui nove fotografi riflettono sul tema dell’abitare, sia su larga scala che nel significato più intimo di casa: dalle sue fragilità più evidenti agli spiragli possibili di adattamento e alternativa. Le storie presenti in "Dimore" riguardano elementi significativi come le comunità autogestite laiche nel Salento o, religiose, come le suore delle Piccole Apostole di Gesù in provincia di Como, fino ad arrivare ai templi buddisti sul monte Emei oppure i distretti post-sovietici come Avlabari, a Tbilisi, rimasti invisibili agli occhi dello Stato.
In conclusione, alle 21, verrà proiettato "Serre", un documentario del giornalista e videomaker Luca Pistone. Il mercato ortofrutticolo più grande d’Italia si trova nel ragusano. Ma dietro a questo primato non c’è una storia idilliaca. Tutt’altro. Ci sono diritti dei braccianti calpestati, dispersione scolastica, plastica a perdita d’occhio e fumi tossici. Il documentario ha l'obiettivo di mostrare quello che normalmente non si vede, ovvero il “laboratorio della produzione” della filiera del cibo e, in generale, il dramma del caporalato.
FuoriFest comunica che "essendo un luogo in ristrutturazione, la tintostamperia Valmulini non è un luogo del tutto accessibile, ma ci impegneremo per renderlo tale" e invita, nel caso ci fossero dubbi riguardo l'accessibilità, a scrivere direttamente al collettivo. FuoriFest consiglia, inoltre, di iscriversi alle presentazioni tramite EventBrite.
FuoriFest: le mostre di venerdì 9 e sabato 10
Alle 21 di venerdì 9 maggio, al Cinema Astra di Como, verrà presentato il documentario di Vanessa Bowles "Kill Zone: Inside Gaza”, prodotto da Basement Films. Si tratta di un resoconto dettagliato dell’assalto militare israeliano su Gaza visto attraverso gli occhi di bambini, giornalisti e medici. È stato girato da dodici registi e giornalisti palestinesi che vivono il conflitto ogni giorno, perdendo amici, familiari e colleghi, e che nonostante tutto hanno continuato a rischiare la vita filmando per oltre duecento giorni. Un documentario di grande impatto che offre un punto di vista interno e che costringe a confrontarsi con la perdita e la sofferenza del suo popolo. Interverrà, da remoto, la giornalista Alba Nabulsi.
Sabato 10 maggio, alle 10, nell'ex tintostamperia Val Mulini, un laboratorio sul data journalism. Con la partecipazione di Andrea Nelson Mauro, si partirà dalla seguente domanda "Qual è il gender gap a Como e Provincia?", per poi lavorare su un report chiamato "Sesso e potere". Divisi in gruppi, i partecipanti cercheranno di trovare i dati granulari riguardanti il sesso delle figure di potere nelle istituzioni rilevanti nella vita socioeconomica della città, per poi costruire un database e alcune data visualization. Sarà necessario portare il proprio computer.
Nel medesimo giorno e luogo, alle 17, appuntamento con “Como fuori dalle mura: la storia di via Milano”, un documentario su via Milano realizzato dai giornalisti di FuoriFuoco. A seguire dialogo con gli autori Emma Besseghini, Luca Caldironi, Riccardo Soriano e Giulia Tringali. La narrazione prende spunto da un episodio passato: nel 2023 il negozio di fumetti Crazy Comics lascia via Milano alta per trasferirsi più vicino al centro città, dati i timori espressi dai clienti nel frequentare la zona. La percezione della zona da parte dei comaschi e la narrazione intorno alla via riproduce uno stigma, rinforzato da un senso di pericolo e insicurezza spesso infondati. In una città come Como, sempre più inabitabile, turistificata ed ecosistematicamente fragile, il lusso e il “decoro” sono diventati l’unico metro di valutazione. Via Milano, con la sua vivace multiculturalità, la sua divisione tra “alta” e “bassa” nell’immaginario e nel linguaggio cittadino e il continuo cambiamento che la interessa, é un luogo emblematico per leggere e interpretare i processi che attraversano la città, ed è un luogo che riassume la complessità dei fenomeni di gentrificazione che hanno interessato il capoluogo e di cui spesso si è parlato in modo incompleto e superficiale.
La giornata conclusiva di domenica 11
La giornata di domenica 11 maggio sarà caratterizzata da alcune attività più libere e conviviali. Alle 14.30 pianificata una "sbanchettata fuorifest", con l'esposizione di autoproduzioni: illustrazione, fotografia, artigianato. Per permettere, qualsivoglia, di partecipare con il proprio banchetto, è stato messo a disposizione il seguente indirizzo mail, in modo da comunicarlo direttamente al collettivo: fuorifuoco.storieminate@gmail.com.
Alle 18 "Saluti e birrette", un momento di chiacchiere e saluti con FuoriFuoco, gli ospiti del festival, i banchettari e chiunque voglia unirsi per offrire un ultimo saluto, prima della prossima edizione.