Geo Poletti in mostra: finissage con ingresso gratuito alla Pinacoteca Civica di Como
Ospite d’onore è la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino
La Pinacoteca Civica di Como, in occasione del finissage di Geo Poletti collezionista e pittore, offre la possibilità di visitare gratuitamente la mostra domenica 3 marzo, dalle 10 alle 18. L’esposizione, con la curatela di Paolo Vanoli e accolta con grande riscontro di pubblico nelle sale della Pinacoteca dal 20 ottobre scorso, ha voluto celebrare la doppia anima della figura di Geo Poletti: ricercato conoscitore e collezionista di pittura antica da un lato e capace pittore dall’altro.
La mostra
La mostra di Como, infatti, presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni ’50, allestiti nelle sale della collezione permanente del museo, in dialogo con le opere lì esposte. Oltre ai già ricordati capolavori della natura morta seicentesca, compaiono, tra le altre, tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti, senza dimenticare alcuni dipinti di grande qualità ancora privi di paternità, in particolare ritratti, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una sfida appassionante per gli illustri conoscitori che varcano l’ingresso della residenza milanese dei Poletti.
Ospite d’onore è la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale, già celebrato nel 1587 dai versi di Giovan Paolo Lomazzo, in cui l’eleganza raffinata di Parmigianino dialoga con la sensualità del colore di Tiziano.
Alla parte espositiva antica si affianca (per la prima volta) una significativa selezione dei suoi dipinti, con particolare attenzione ai ritratti di grandi dimensioni, tra cui uno in prestito dalla Fondazione IRCCS Ca' Granda / Raccolte dell’Ospedale Maggiore di Milano e le opere dedicate al mondo dello sport, tra le quali spiccano quelle dedicate al tennis, di cui una in prestito dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze. Tra le tele esposte si segnalano quelle realizzate nel corso degli anni Sessanta che furono presentate al pubblico nelle due uniche mostre dei dipinti di Geo Poletti allestite durante la sua vita, entrambe presso l’autorevole Galleria del Milione di Milano (1962 e 1967), la prima con prefazione di Testori – che alla pittura di Poletti dedicò anche un saggio su “Paragone” -, la seconda di Francesco Arcangeli.
Accanto a questi temi, la mostra vuole ricordare anche lo stretto rapporto intrattenuto da Geo Poletti con le istituzioni museali italiane, a partire dall’amata Pinacoteca di Brera, alla quale donò ben tre dipinti, un San Francesco in estasi di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano, il Ritratto di Bartolomeo Miconi di Alessandro Magnasco e il Ritratto di Caterina Corbellini di Carlo Innocenzo Carloni, questi ultimi due concessi in prestito per la mostra di Como. Dal Museo Poldi Pezzoli di Milano giungerà un’altra donazione Poletti, un’incantevole Sacra Famiglia di Paolo Pagani, che con la sua presenza suggellerà la passione di Geo per questo straordinario pittore ancora da riscoprire da parte del grande pubblico.
Poletti e Como
Il rapporto di Poletti con Como, coltivato fin dall’infanzia e proseguito negli anni con lunghi soggiorni nelle residenze di famiglia a Bellagio e a Lenno segna così una nuova tappa, di cui siamo certi che Geo, sempre pronto a condividere le sue scoperte nel campo dell’arte, sarebbe orgoglioso.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Paolo Vanoli, Alessandro Morandotti, Giuseppe Frangi, Maria Serena Matarrese e una serie di testimonianze su Geo Poletti di storici dell’arte, antiquari, amici collezionisti.