Ghisolfi vince il Premio Maestri Gelatieri: "Riconoscimento per quanto fatto"
"Vuol dire che qualcuno si è accorto di me anche se spesso lavoro dietro le quinte"
Trionfo marianese nella 45esima edizione del Salone dedicato al Gelato Artigianale e all'Arte del Dolce: Roberto Ghisolfi ha vinto il "Premio Maestri Gelatieri CNA" per la lunga carriera della Gelateria Ghisolfi di Mariano Comense, fondata nel 1958 e ad oggi laboratorio artigianale primario nella produzione di gelati con oltre 300 gusti in catalogo e un approccio di continua ricerca.
"Un riconoscimento per quanto fatto"
"Significa tanto - ha commentato Ghisolfi, 56 anni, di Cermenate - è un riconoscimento di tutto quello che ho fatto, vuol dire che qualcuno si è accorto di me anche se spesso lavoro dietro le quinte".
Le radici
La storia della Gelateria Ghisolfi ha avuto inizio nel 1958, quando papà Alessandro e mamma Fernanda hanno inaugurato il loro primo punto vendita a Meda. Successivamente, nel 1980 l’apertura della gelateria marianese "Mondini". A Roberto però piaceva in particolar modo stare in laboratorio dove anche ora, in via Sant’Agata, studia meticolosamente le sue creazioni che passano sempre dall’approvazione della moglie, Marina Maiocchi, suo braccio destro in uno staff formato da 12 persone che diventano 16 nel periodo estivo.
"Abbiamo collaborazioni all'estero, ad esempio in Germania, Svizzera, ma anche Inghilterra e America, e anche con chef stellati. Da noi il cliente arriva con un'idea, poi Roberto crea la ricetta, focalizzandosi anche sul gusto. Quando gli hanno commissionato il gelato proteico è riuscito ad ottenere un prodotto che come gusto fosse alla portata di tutti, bambini compresi. Questo è possibile grazie alla sua bravura, esperienza e alla tecnologia che abbiamo in laboratorio. Da noi è tutto fatto in casa, compreso il topping".
Un imprenditore in produzione
Ghisolfi ha poi aggiunto: "Non sono il classico imprenditore che resta seduto sulla sua scrivania, sono un artigiano del gelato, faccio ricerca, sviluppo e produzione. Mi capita di stare in laboratorio per studiare le ricette anche fino a mezzanotte. Poi alle 8 del mattino mia moglie fa la degustatrice, tutte le prove devono prima passare da lei, è una grande intenditrice e lavora al mio fianco praticamente da 30 anni".
Dal Giornale di Cantù di sabato 20 gennaio 2024
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