E’ un amore lungo 55 anni quello che lega Giuseppe Civalleri al Cai di Fino Mornasco. Sono infatti nozze di smeraldo quelle che l’89enne ha festeggiato quest’anno con il sodalizio finese.
Da Pisa a Como
Civalleri, classe 1936 è originario di Pisa e fu per amore che si trasferì nel comasco. Aveva infatti 22 anni quando incontrò la donna che sarebbe stata l’amore della sua vita, Costantina Bosisio. I due giovani si conobbero d’estate, a Viareggio, quando «si andava in giro a fare i frichettoni al mare», come racconta Giuseppe. Dopo poco lui e Costantina si sposarono e rimasero per qualche tempo a Pisa.
Civalleri trovò poi lavoro al municipio di Como, così la coppia si trasferì in città. Giuseppe, commercialista, conobbe Adriano Stucchi, dell’omonima seteria e in seguito divenne direttore dello stabilimento di Luisago. Racconta Giuseppe:
“Vi rimasi fino al 1999, anno nel quale andai in pensione e mi misi per conto mio ad aiutare, come commercialista, chi ne aveva bisogno”.
Al cai da 55 anni
Accanto al lavoro, Civalleri ha sempre coltivato la passione per la montagna. Conobbe il Cai di Fino Mornasco nel 1970 e da allora ne è socio, diventandone, con i suoi 55 anni di iscrizione, uno dei membri più storici. Conferma:
“Sono da sempre innamorato della montagna”.
Una passione, però, quella per la montagna, che Civalleri ha coltivato da solo:
“Costantina non aveva questa passione, e nemmeno i miei due figli, Mario e Giorgio l’hanno avuta e hanno preferito altri sport, quindi in montagna ci andavo da solo”.
L’incontro con Pertini
Sono numerosi i ricordi di questi 55 anni nel Cai. Uno su tutti, l’incontro con l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini durante una delle diverse partecipazioni di Civalleri alla Marcialonga, un competizione di gran fondo di sci su un tracciato di circa 70 chilometri che parte da Moena, in Val di Fassa, e termina a Cavalese, in Val di Fiemme. Ricorda Civalleri:
“Ho partecipato a 4 edizioni consecutive, tutte portate a termine, e conservo ancora le pettorine. Ci andai con Marcello Marinoni, allora presidente del Cai e papà di Stefano, attuale guida della sezione. Una mattina presto incontrammo Pertini, giunto lì per dare il via alla gara”.
Il caffè al Palanzone
Civalleri, che ha anche ottenuto la medaglia d’oro di partecipazione al Cai, ha visitato gran parte delle montagne della zona:
“In tutti questi anni sono stato anche sul Gran Paradiso, sulle Grigne e su Monviso. Finché sono riuscito ho partecipato a tutte le escursioni. La meta del cuore? Il Palanzone: era il nostro punto di ritrovo. Alla domenica mattina si faceva la salita e ci si ritrovava su per berci un cafferino”.
Civalleri è stato per 22 anni cassiere della sezione del Cai di Fino:
“Poi con l’età che avanza ho lasciato il compito, ma sono sempre rimasto come consigliere fino al ’98-99, quando ho iniziato a ritirarmi un po’”.
Il canturino non ha alcun dubbio:
“Far parte del Cai è bellissimo e a un giovane consiglierei di farne parte. E’ un’associazione di persone brave e intelligenti. Stare insieme e parlare di montagna fa venire voglia di andare in quei posti”.
