la storia

Grandatese in tandem per l'Italia con una giovane non vedente

Marcella Bergamini ha accompagnato Giusy Parisi per otto dei quaranta giorni del suo viaggio

Grandatese in tandem per l'Italia con una giovane non vedente
Pubblicato:

In tandem da Milano a Lecce per un "viaggio alla cieca", come l’hanno definito le protagoniste di questa avventura. Si tratta della grandatese d’origine, da qualche anno residente a Cadorago, Marcella Bergamini, 59 anni e una sfrenata passione per i viaggi in bicicletta, e Giusy Parisi, 35 anni di Milano, affetta da cecità fin dalla nascita.

Grandatese in tandem per l'Italia con una giovane non vedente

"Ho sempre viaggiato in solitaria per poter decidere in autonomia il percorso, dove fermarmi, ma anche che ritmo dare alle giornate - ha raccontato la grandatese - Nelle scorse settimane stavo per partire per tutt’altro viaggio quando mi sono imbattuta in un annuncio sui social network di questa ragazza non vedente. Sarebbe partita a breve per un viaggio in tandem ma per un tratto aveva bisogno di un’accompagnatrice".

E subito Marcella si è fatta avanti. "Giusy ha viaggiato con differenti accompagnatori per 40 giorni, io l’ho accompagnata per 8 da Rimini e Vasto attraverso salite nel verde e borghi medievali - ha raccontato - Ed è stato un viaggio incredibile: abbiamo fatto tanti incontri e conoscenze e io ho avuto modo di guardare il paesaggio con occhi nuovi per poterlo raccontare a Giusy. Essendo lei cieca dalla nascita, aveva bisogno che io le descrivessi ciò che ci circondava con metafore legate agli altri sensi".

Un viaggio democratico, tra donne, e che Marcella vorrebbe rifare. "Dopo questa esperienza mi sono resa conto che pedalare per un fine sociale, per poter aiutare un’altra persona ad abbattere le barriere che non le permettono di viaggiare, è qualcosa di meraviglioso - ha sottolineato la grandatese - Per questo mi piacerebbe rifarlo, mettermi a disposizione di altre persone che hanno il desiderio di viaggiare in bicicletta ma che da sole non possono farlo e dare loro questa possibilità".

Marcella con Giusy l’ha fatto da volontaria e vorrebbe mettere nuovamente le sue gambe e i suoi occhi a disposizione degli altri. "E’ stato un viaggio sensoriale in cui siamo andate avanti in modo sincronizzato grazie al tocco del pedale - ha aggiunto la donna - Inoltre ci ha dato modo di entrare in contatto con i luoghi che abbiamo attraversato e le comunità. A Ortona, dopo una lunghissima salita, ci siamo imbattuti i volontari della Croce rossa che ci hanno accompagnato con il loro furgone fino al nostro albergo e ci hanno offerto la cena. E’ stato un momento bellissimo di condivisione e conoscenza possibile solo grazie a un viaggio di questo tipo".

Seguici sui nostri canali