Notevole riscontro per la Campagna di Cab volta a sensibilizzare le donne sull’importanza della diagnosi precoce del tumore della cervice uterina, tra i più diffusi fra il sesso femminile, la cui causa è ascrivibile principalmente all’infezione da Papilloma Virus (HPV).
Attenzione alla prevenzione verso l’HpV
I numeri hanno confermato una grande attenzione da parte della popolazione femminile. La Campagna di prevenzione, infatti, programmata inizialmente per sole due settimane, a fronte dell’elevato numero di adesioni è stata prorogata per tutto il mese di marzo consentendo la partecipazione di oltre 1.000 donne, le quali si sono sottoposte agli esami di screening per il tumore della cervice uterina.
La campagna proposta da Cab
Prevedeva, come raccomandato dalle più recenti linee guida, l’esecuzione del PAP-test per le donne tra i 25 e i 30 anni ed il test per la ricerca del Papilloma Virus (HPV-DNA test) nelle donne di età superiore ai 30 anni: il tampone infatti, è in grado di indicare se la donna è portatrice del virus e soprattutto se è portatrice di un ceppo virale ad alto rischio di sviluppo del tumore.
“Tutte le donne con esito dubbio o positivo al Pap-Test o al Test HPV sono state contattate dal responsabile del laboratorio per anticipare e spiegare l’esito e per accertarsi che la paziente si recasse dal proprio medico o dallo specialista per ulteriori approfondimenti necessari. I risultati ottenuti dagli esami, che rispecchiano la statistica nazionale, ci hanno dato conferma della grande utilità dello screening, poiché sono state identificati precocemente casi di donne ignare di essere portatrici di ceppi di HPV ad alto rischio o addirittura donne con già evidenti lesioni al PAP-Test.” afferma il Dott. Paolo Godina, Direttore di Cab Polidiagnostico.