Guarita dal Covid ma niente green pass
Ha un alto numero di anticorpi, vaccino sconsigliato dal medico e certificato di guarigione non più valido.
Oltre al danno la beffa: dopo la positività al Covid, che l’ha costretta in ospedale per 19 giorni, ora si vede negato il green pass. Se l’è vista davvero brutta Alessandra Brannetti, residente a Parè, che proprio dalle pagine del Giornale di Olgiate aveva raccontato il suo calvario, durato ben 19 giorni di ricovero ospedaliero, a seguito delle complicanze del Covid-19.
Guarita dal Covid ma niente green pass
La donna, 52 anni, con ancora il ricordo di quelle ore interminabili di degenza ospedaliera, in camera calda con il casco Cpap addosso e delle difficoltà respiratorie gravi, aveva raccontato la sua esperienza, ringraziando coloro che in quelle lunghe giornate si prodigarono per garantire assistenza ed empatia ai degenti, ai quali erano negate anche le visite dei familiari. Il 24 novembre, trascorsi i 19 giorni di ricovero al Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, Alessandra è stata dimessa, con la raccomandazione di isolamento in quarantena, nonostante l’esito del primo tampone avesse già dato esito negativo. Fin qui tutto bene, o quasi. A distanza di mesi, quando quel brutto calvario viene relegato a un cassetto doloroso della memoria, ora che per frequentare eventi e anche solo per andare al ristorante vige l’obbligo di esibire la certificazione verde, la donna, suo malgrado, si vede costretta a una nuova, paradossale quanto dolorosa, situazione. Il suo certificato verde non c’è. Non esiste, in quanto non è stata vaccinata. "Non ho mai nemmeno ricevuto il certificato di guarigione dal Covid e quando l’ho richiesto mi hanno riferito che ormai era scaduto da mesi e che, ora, non valeva più nulla", racconta.
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