I computer rigenerati dal Centro Diurno del San Martino volano in Zambia
L’obiettivo principale del progetto è aiutare gli utenti nella gestione del loro tempo e contestualmente offrire un’occasione
Cinquanta computer rigenerati dagli utenti del Centro Diurno del San Martino di Como sono stati donati alla Pacar School Foundation in Zambia. L’attività rientra in “Nuovo Social” progetto promosso da La Mongolfiera Odv, una delle associazioni che nell’ambito del Coordinamento comasco per la Salute mentale collaborano con Asst Lariana.
"Aiutiamo gli utenti nella gestione del loro tempo"
La Mongolfiera al Centro Diurno del San Martino grazie a volontari, offre tre volte a settimana lezioni di informatica, elettronica e anche di inglese e grafica agli utenti della struttura. Tra le attività è stato avviato anche “Nuovo Social” il laboratorio di rigenerazione di computer usati da donare poi a enti e realtà che ne abbiano bisogno.
“L’obiettivo principale del progetto è aiutare gli utenti nella gestione del loro tempo e contestualmente offrire un’occasione. Il computer è un passe partout per creare un ambiente di lavoro che faccia sentire agli utenti del Centro Diurno di avere uno scopo - spiegano dall’associazione - Al tempo stesso c’è la formazione degli utenti all’uso del computer: i docenti hanno formato i primi utenti del laboratorio che oggi sono a loro volta in grado di insegnare ad altri”.
La prima donazione
Nelle scorse settimane La Mongolfiera ha effettuato la prima donazione di cinquanta pc rigenerati alla Pacar School Foundation che serviranno al programma di studi “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” nelle scuole superiori zambiane. I computer donati assicurano agli studenti di beneficiare di maggiori opportunità di apprendimento.
“Nel mese di aprile andremo a consegnare un altro stock di computer con l’obiettivo di arrivare a una donazione totale di cento pezzi - concludono da la Mongolfiera - Cogliamo l’occasione per appellarci a privati o aziende perché siamo sempre alla ricerca di pc usati: la nostra associazione è pronta a ritirare le macchine e a dar loro nuova vita”.