La protesta

I lavoratori della Sana in presidio davanti alla Rsa Vivaldi: "Vogliamo più rispetto!"

"Il mancato aumento del salario è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché ci sono tante altre situazioni da risolvere"

I lavoratori della Sana in presidio davanti alla Rsa Vivaldi: "Vogliamo più rispetto!"
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Carichi di lavoro disumani, straordinari non retribuiti, tempi di vestizione non compresi nell’orario lavorativo e, per finire, un aumento del salario previsto dal contratto collettivo che però non è mai arrivato.

Queste le ragioni che hanno spinto i dipendenti e le operatrici della cooperativa Sana, la società che ha in gestione i servizi socio assistenziali alla Rsa Vivaldi di Cantù, a protestare di fronte al proprio luogo di lavoro al grido di "I contratti si rispettano". Insieme a loro la Cisl Fisascat, la Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali affini turismo, che ha convocato e organizzato per questo giovedì a un’assemblea retribuita.

La denuncia

"A gennaio è stato rinnovato il contratto collettivo delle cooperative sociali, che è il contratto che si applica alle operatrici di Sana - ha spiegato il sindacalista Luca Parravicini - Questo contratto prevedeva un primo aumento salariale con il cedolino di febbraio di 60 euro, che possono sembrare pochi, ma che per operatrici con uno stipendio da 1100 euro sono un aiuto concreto. Questo aumento non è arrivato e i lavoratori non sono stati nemmeno avvisati. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché ci sono tante altre situazioni da risolvere".

L’aumento previsto dal contratto collettivo non arrivato ai lavoratori e alle lavoratrici della Sana, come accennato, prevedeva un aumento complessivo di 120 euro al mese da dividere in tre tranche: un aumento di 60 euro a febbraio 2024, un aumento di 30 euro a ottobre 2024 e un ultimo aumento di 30 euro a ottobre 2025. Ma, come detto, le motivazioni del presidio sono anche altre...

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