I "medici dell’arte" in onda sulla Rai
"Pepearte" è un laboratorio artistico dal 1995, selezionato per partecipare al programma televisivo Linea Verde Start
La Lombardia lacustre, Como e Lecco, due territori che esprimono una profonda vocazione produttiva fatta di piccole e medie imprese, creatività e artigianato: è il fil rouge seguito dallo speciale di Linea Verde Start, il programma televisivo di Rai1 condotto da Federico Quaranta dedicato alle imprese artigiane italiane.
Le riprese, settimana scorsa, hanno fatto tappa anche nel Comasco e, grazie alla collaborazione con Confartigianato Lombardia, sono state selezionate due realtà produttive locali per la puntata del 24 febbraio che andrà in onda alle 12. Spicca la finese "Pepearte".
L'intervista
Si tratta di un laboratorio artistico, di restauro e interior design in via Garibaldi, fondato nell’aprile del 1995 dalla finese Angela Cal con la volontà di preservare, conservare e arricchire il patrimonio artistico nell’ambito architettonico e paesaggistico. L’attenzione della ditta artigiana è focalizzata prevalentemente sul restauro di diverse tipologie di manufatti: dipinti murali nonché su tela e tavola, opere lapidee, graffiti, stucchi, ceramiche e, nel campo dei mosaici d’arte, vetrate artistiche, mosaici lapidei e vitrei.
"Ho lavorato a Milano - ha esordito Angela Cal - Mi sono spostata sul confine italo-svizzero e ora lavoro più nel Comasco e in Val d’Intelvi per arrivare fino a Varese e alle porte di Lecco e Monza".
Un'impresa al femminile
Una piccola impresa laboriosa e declinata al femminile, che fa dell’arte la sua ragion d’essere: la titolare Angela, 53, Chiara, 30 anni, Rosanna 54 e una quarta collaboratrice che verrà assunta a breve.
"Viviamo nel mondo dell’arte, prevalentemente nel restauro delle opere tutelate con particolare attenzione alle arti minori - ha aggiunto - Siamo una delle poche realtà che lavora in cantiere con altre imprese edili. Quella delle arti minori non è un’attenzione offerta da tutti, abbiamo raggiunto un certo livello di specializzazione che ci permette di avere commesse particolari avallate dalla Soprintendenza dei beni culturali".
L’impresa lavora sia in laboratorio sia in sito (cantiere, museo).
"Ora stiamo continuando il restauro dell’ex Grand Hotel Milano a Brunate su tutte le superfici esterne, i graffiti e gli stucchi originali - ha aggiunto - Abbiamo restaurato lo scalone di Villa Mambretti, la chiesa di Santo Stefano e la chiesa di Socco. In laboratorio ci occupiamo di progettazione di vari interventi di restauro e della realizzazione di vetrate artistiche e mosaici, dei pezzi unici, come quelli per la nuova chiesa di Andrate".
Non solo tanta passione, ma anche progettualità e tecnologia. Lo studio artistico spazia dall’analisi diagnostica dell’opera, alla progettazione dell’intervento e sua realizzazione, alla manutenzione programmata e valorizzazione della sua fruizione.
Medici dell'arte
"Ci focalizziamo anche su opere lapidee e il loro restauro - ha spiegato la titolare - Interveniamo con metodologie meno invasive per l’opera come il laser. Il restauratore è “un medico dell’arte”, deve operare con una metodologia scientifica e una buona conoscenza in ambito chimico-fisico: ci aiutano nuove tecnologie di diagnostica, fotografie mediante filtri Uv o nell’ambito degli infrarossi, senza operare sul bene. Non facciamo restauri artistici, manteniamo l’originalità dell’opera e la sua fruibilità al pubblico".
Una laboriosità che ha permesso di raggiungere ottimi risultati, ma il lavoro è solo all’inizio.
"Cerchiamo due nuovi dipendenti, vorremmo allargare la nostra sede, fornirci di tecnologie 4.0 e reperire fondi per la presentazione editoriale e museale dei progetti. Tuteliamo l’arte nella sua essenza e nella memoria delle persone, non facciamola cadere nell’oblio: l’amore per l’arte è ciò che rende un essere 'umano'", ha concluso Angela Cal.