Il Comandante della Polizia locale di Mariano va in pensione dopo 42 anni
Angelo Bossi, 62 anni, ha sempre lavorato nel corpo di Polizia locale marianese fino a prenderne il comando
Una vita nella Polizia locale di Mariano Comense: prima come agente, poi nel ruolo di comandante. Il prossimo 30 novembre, alla fine del turno, Angelo Bossi, di Capiago Intimiano, appenderà la divisa al chiodo. «Se sono dispiaciuto? Dopo così tanti anni, non posso negarlo, un po’ di dispiacere c’è», ha ammesso annunciando il suo pensionamento che è ormai alle porte.
Il Comandante va in pensione: "Qui ci sono validi agenti"
Comandante, in che stato di salute lascia il Comando?
«Lo lascio con dei validi collaboratori, chi arriverà avrà l’opportunità di lavorare con persone competenti. E’ vero, con tutte le difficoltà del caso, ma in questi anni c’è stato un incremento di organico che andrà ancora a crescere. Nel breve ci sarà una nuova assunzione tramite graduatorie e a ottobre ci sarà un concorso per altre due persone. In questo modo si potrà lavorare ancora meglio, affrontando in maniera sempre più efficiente tutte le varie tematiche che quotidianamente si presentano, a livello di commercio, edilizia, codice della strada e polizia giudiziaria. Così si daranno ancora più risposte ai cittadini che si rivolgono a noi».
Sul territorio a livello di sicurezza, in questi anni c'è stato un miglioramento o un peggioramento della situazione?
«Alla fine degli anni '70 c'erano diverse situazioni particolari, legate anche alla droga, in alcune zone della città che erano più difficili di altre. Oggi c'è un controllo del territorio maggiore, grazie anche alla sinergia con i Carabinieri, la Polizia provinciale e alle Polizie locali dei Comuni limitrofi con cui c'è sempre una grande collaborazione. Penso, ad esempio, alle pattuglie serali o ai servizi antidroga davanti alle scuole».
"Il turn over è aumentato"
In questi 40 anni è cambiato anche il mestiere dell’agente?
«C'è stato un cambiamento radicale. Non so dire però se erano meglio i vecchi vigili o gli attuali agenti, di certo c'è che sono due figure diverse. Sono cambiati anche i compiti, al giorno d'oggi c’è stato un incremento sulle attività che vanno a riguardare quella che possiamo chiamare sicurezza urbana, anche il legislatore negli anni ha dato più competenze e mansioni in questo senso. Nel passato si era più legati al territorio e alla città, conosceva bene le persone anche perché spesso, come è successo nel mio caso, si stava per 40 e passa anni nello stesso Comando».
Spesso i nuovi agenti passano da un Comando all’altro. Come mai?
«Ora il “turn over” è aumentato in modo esponenziale, quindi spesso si hanno persone che vengono assunte, poi per mille validi motivi, come spostarsi vicino a casa, lasciano Mariano Comense. Così non hanno proprio il tempo materiale per poter entrare nelle dinamiche della città. Quando si rimane pochi anni, si fa fatica a conoscere il territorio. Anche il reclutamento è più complesso, prima erano in tanti a voler fare gli agenti, ora invece è molto diverso verso».
Il futuro
Che augurio vuole fare al suo successore?
«Al mio successore auguro buon lavoro e posso assicurargli che, oltre a ottimi agenti, troverà anche l’appoggio dell'Amministrazione comunale, così come è stato nel mio caso. Tutti i vari uffici comunali sono più che disponibili nel collaborare».
E dal 1 dicembre Angelo Bossi cosa farà?
«Me lo chiedo anche io, questa domanda un po’ mi preoccupa - ride - Al momento non ne ho la più pallida idea».