Il Dae della farmacia Zanon ha aiutato a salvare una vita
Un 54enne era in arresto cardiaco e la figlia ha tenuto le manovre rianimatorie col defibrillatore guidata dal 112.
Una vita finita, una vita salvata. Si è praticamente chiuso un cerchio lo scorso sabato, 24 agosto, quando il defibrillatore installato alla Farmacia Zanon di Merone è stato utilizzato per soccorrere un uomo in arresto cardiaco.
Il dae era stato acquistato, infatti, nel 2021 dopo che una donna si era sentita male nel locale ed era deceduta.
Uomo in arresto cardiaco
"Sabato non mi trovavo in farmacia quando è successo, c’erano i miei collaboratori che poi mi hanno riferito l’episodio - racconta il titolare Alberto Zanon - E’ arrivato un giovane correndo, è entrato dicendo che il padre non stava bene e quindi aveva bisogno del defibrillatore. Si trovava vicino al passaggio al livello, aveva chiamato i soccorsi e Areu gli aveva riferito che avevamo un defibrillatore a disposizione. Lo avevamo comprato nel 2021, alcuni mesi dopo che una donna era deceduta dopo essersi sentita male in farmacia, e tra l’altro era stato riportato il martedì precedente dopo la revisione. Il giovane ha quindi preso il dae ed è tornato dal padre. Il macchinario ci è poi stato riportato dai ragazzi dell'ambulanza, dicendo che era andato tutto bene".
Zanon era però rimasto col dubbio e, soprattutto, con la curiosità di voler capire cosa fosse successo all’uomo e se effettivamente si fosse poi ripreso. Detto fatto, in farmacia nei giorni seguenti si è presentata la figlia del 54enne: era stata proprio lei a soccorrere il padre e a salvarlo.
"La figlia del signore è venuta in farmacia e mi ha detto che il padre era stato ricoverato in terapia intensiva per un paio di giorni ma ora sta bene. Lei è un’operatrice socio sanitaria e gli aveva iniziato il massaggio cardiaco, guidata dall’operatore del 112 telefonicamente. Ha avviato il defibrillatore, dando due scariche, e dopo poco è arrivata l’ambulanza che ha trasportato il padre in ospedale. Da quel che ho potuto capire, si era sentito male mentre soccorreva la figlia a cui si era fermata l'auto vicino al passaggio a livello, è sceso dalla sua macchina e in pochi attimi è andato in arresto cardiaco. Per fortuna poi è andato tutto bene".
Zanon non vuole però prendersi tutto il merito della buona riuscita dell’intervento: "Noi abbiamo solo fornito il defibrillatore, che è a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro (la cassetta è sempre aperta, ndr). La figlia dell’uomo è stata molto brava, così come l’operatore del 112 che le ha dato tutte le indicazioni precise su cosa dovesse fare per il massaggio cardiaco e poi per utilizzare correttamente il dae. Diciamo che è andato tutto come dovrebbe andare, quando ci sono emergenze di questo tipo, grazie al personale del 112 e alla ragazza".
In paese, tra l’altro, ci sono altri defibrillatori ma si trovano più distanti rispetto al luogo in cui il 54enne si è sentito male: uno è posizionato presso l’oratorio, uno sotto al municipio di Merone e infine uno dopo il passaggio a livello. Ad ogni modo, quindi, sicuramente l’intuizione di Zanon di dotarsi di un dae in farmacia ha contribuito a salvare l’uomo.