Il Progetto del Cortile: Il Mosaico coltiva inclusione e sostenibilità alla primaria di Albate
Un'esperienza laboratoriale che unisce bambini, ragazzi e cooperative per creare un nuovo spazio di gioco e apprendimento

Si terrà mercoledì 17 maggio l'inaugurazione del cortile sostenibile e inclusivo alla scuola primaria "Luigi Picchi" di Albate, rinnovato da Il Mosaico e grazie alla cooperazione di alcune realtà no profit del territorio, per offrire ai bambini uno spazio ricco di stimoli e adeguato ai momenti ludici da trascorrere all’aperto. Il percorso, nel quale ragazzi con disabilità hanno affiancato il volonteroso operare dei bambini, rientra nell’ambito del progetto "Scuola di Diversità", pensato e promosso dalla Cooperativa Sociale Il Mosaico.
Il Progetto del Cortile: Il Mosaico coltiva inclusione e sostenibilità alla primaria di Albate
Lavorare per un obiettivo comune, osservando, giorno dopo giorno, il risultato "fiorire", ha rappresentato una modalità fattiva e pragmatica per valorizzare all'interno del contesto scolastico il tema dell'inclusione. Bambini e ragazzi, utenti delle cooperative coinvolte, hanno unito le proprie abilità per coltivare un sogno fatto di materiali di riuso, vernici colorate e idee altrettanto caleidoscopiche. Nasce simbolicamente un nuovo cortile, quasi a volerci ricordare che questa celebrazione delle diversità non conosce luoghi chiusi, perché ha bisogno di prendere il volo sotto la spinta entusiasta di una collaborazione che ha saputo mettere nel "piccolo fare" tutta la grandezza dei sogni.
"Abbiamo immaginato un nuovo cortile, ne abbiamo visualizzato i dettagli, ci siamo ritagliati il tempo e lo spazio per dare forma a questo progetto - racconta Il Mosaico - Con determinazione e costanza abbiamo realizzato ciò che era soltanto un'idea e, insieme, abbiamo imparato. I ragazzi hanno anche portato le proprie competenze in campo dell'orticultura. L'orto, microcosmo fecondo e perciò necessario, ha sempre parlato all'uomo che ha avuto l'umiltà di ascoltarlo".
Questa iniziativa intende recuperare il rapporto diretto con la Terra e l'effetto benefico prodotto dalla Natura in chi la coltiva e se ne prende cura.
"La scoperta è che si può godere dei frutti materiali della terra ma anche di quelli, altrettanto ricchi, spirituali: la cura, la generosità, la fatica, l'attesa, l'ascolto, la protezione. L'orto cura chi si prende cura di lui. Tutto questo fare è patrimonio tangibile: come si realizza una fioriera da un bancale, o come si riutilizza una vecchia gomma, come si comportano le vernici e quali sia meglio usare e altre cose importanti. Abbiamo imparato, soprattutto, a farlo insieme. Perché insieme, si fa meglio. Per tutti, nessuno escluso, autonomia significa collaborare con gli altri, in uno scambio proficuo di competenze, in modo da raggiungere i propri obiettivi".
L'inaugurazione
L'appuntamento è fissato per mercoledì 17 maggio, alle 16.30, presso la scuola primaria "Luigi Picchi", in via Acquanera ad Albate, per il "taglio del nastro" e la consegna ufficiale di questo spazio all'immaginazione e al divertimento dei bambini che, nella propria quotidianità, sapranno onorare giocosamente l'impegno profuso nel progetto. Tra una merenda insieme e una passeggiata tra gli spazi della mostra allestita per l'occasione, avverrà la consegna di un gadget speciale, realizzato dai bambini, con il supporto "tecnico" dei ragazzi della Cooperativa Sociale Il Mosaico, ormai esperti nella produzione artigianale tutta green de ilFaccifiorire.
ilFaccifiorire
Lo scopo di un'esperienza laboratoriale è favorire lo sviluppo e il potenziamento delle competenze necessarie all'autonomia in tutte le aree di vita.
"Per noi de Il Mosaico, il tema dell'autonomia è fondamentale: abbiamo pensato di coinvolgere i bambini attraverso i prodotti artigianali di alcune delle attività che i nostri utenti compiono nella loro quotidianità. Il Faccifiorire è realizzato artigianalmente dai ragazzi de Il Mosaico nei laboratori creativi. Dal riciclo di comune carta, messa al macero e mischiata con semi, prendono forma dei cuori piantabili.
Nella Scuola, abbiamo portato la stessa esperienza, certi che la contaminazione con le abilità dei bambini, fosse fonte di ricchezza, e nella speranza di valorizzare tutta la simbologia racchiusa in un gesto sostenibile: insieme, ognuno, ha fatto esperienza di come, dal riciclo della carta potesse prendere forma un un progetto, e che questo fosse, a sua volta, in grado di "generarne" un altro. Da un sogno alla sua realizzazione, dal seme alla pianta.
Tutto, nella Scuola di Diversità, nasce da mani capaci di sporcarsi. Di vernice, di terra, di idee che impariamo a fare nostre. E' il circolo virtuoso dell'inclusione, un movimento generativo che si trova perfettamente a suo agio con tutti coloro che hanno avuto la possibilità di collaborare a questo progetto.
Prestare attenzione all'altro, avere cura di sé e dell'altro, vivere le opportunità per condividere nuovi stimoli, migliorare la propria autostima attraverso esperienze gratificanti, sapersi integrare in terreni sempre diversi, accompagnare chi è in difficoltà. Sono le istanze di cui vogliamo occuparci".