L'iniziativa

Il progetto del gioco inclusivo ora è realtà

"Per noi è veramente un’enorme soddisfazione veder realizzata quest’idea", ha affermato Matteo Verga, portavoce dei coscritti del ‘75

Il progetto del gioco inclusivo ora è realtà

Un gioco inclusivo per Grandate: i coscritti della classe 1975, neo-cinquantenni, a gennaio 2025, durante il tradizionale passaggio della Stecca, avevano deciso di donare una somma al Comune per l’acquisto e la posa di un gioco inclusivo da inserire in un parco giochi del paese.

Il gioco nel parco

Così l’Amministrazione ha scelto di collocare il nuovo gioco, che consiste in un pannello tris per l’apprendimento logico-matematico, nel parco giochi “Topolino”, che si trova in via Manzoni. Settimana scorsa il gioco è stato installato e ora è pronto per essere utilizzato. Afferma Matteo Verga, portavoce dei coscritti del ‘75:

“Per noi è veramente un’enorme soddisfazione veder realizzata quest’idea. La scelta di riscoprire l’importanza del gioco nasce da profonde riflessioni. Nel 1975, il nostro anno di nascita, Livio Furini, un imprenditore italiano, dopo un viaggio in America, ha creato il primo parco di divertimento stabile in Italia, ovvero Gardaland. Il suo obiettivo era dare valore al gioco come mezzo per lo sviluppo e la crescita delle nuove generazioni, ma voleva anche rendere i giochi accessibili a tutti. Così, noi coscritti del 1975, con l’aiuto del Comune di Grandate, abbiamo deciso di acquistare questo gioco inclusivo, senza barriere e senza limiti”.

Un motto che identifica i coscritti

Inoltre, Verga rivela anche qual è il motto che identifica i coscritti del ‘75:

“Non a caso, il nostro motto, inserito nella medaglia realizzata da Simona Quagliotto, che è stata consegnata al Comune, è proprio Giochi senza barriere. Tra l’altro, la medaglia è stata fatta con l’argilla, un materiale povero, che è accessibile a tutti, con cui si possono creare splendide opere, proprio per seguire l’approccio che abbiamo avuto anche nella scelta della tematica del gioco inclusivo, che, nella sua semplicità, può aprire meravigliosi scenari, lasciando un’impronta nel percorso di formazione dei bambini”.

Verga conclude:

“Un’altra nostra speranza è che giochi di questo tipo possano anche generare solide amicizie, come quelle che tengono unito il gruppo di noi coscritti del ‘75”.

Il commento del sindaco

Esprime soddisfazione anche il sindaco Alberto Peverelli, che sul tema del gioco inclusivo, donato dai coscritti, ha affermato:

“Come Amministrazione comunale abbiamo accolto con grande piacere ed entusiasmo la proposta dei coscritti del ‘75. Ormai come tradizione i coscritti neo-cinquantenni ogni anno donano qualcosa che possa essere utile per la comunità e abbiamo apprezzato la scelta di rivolgersi ai bimbi. Anche noi riteniamo che un gioco, come il pannello tris per l’apprendimento logico-matematico, possa essere un ottimo mezzo per far crescere, in modo sano, i piccoli. Inoltre, l’intenzione di puntare su un gioco inclusivo rientra pienamente nei nostri obiettivi per arrivare a coinvolgere la cittadinanza senza dover fare particolari distinzioni. Vogliamo offrire piacevoli opportunità formative, più in generale, alle famiglie”.