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Landriscina ricorda Bernasconi: "Una vita spesa nell'aiuto degli altri, ci mancherà la sua presenza"

Le parole del primo cittadino alla notizia della scomparsa del direttore della Caritas.

Landriscina ricorda Bernasconi: "Una vita spesa nell'aiuto degli altri, ci mancherà la sua presenza"
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"Desidero esprimere il cordoglio a nome mio, di tutta la Giunta, del Consiglio comunale e dell’intera città di Como per la morte di Roberto Bernasconi, per anni guida della Caritas di Como, punto di riferimento per istituzioni e associazioni, famiglie, persone in difficoltà". A parlare è il sindaco di Como, Mario Landriscina, alla notizia della scomparsa del diacono permanente a soli 72 anni.

Roberto Bernasconi: il sindaco Mario Landriscina dedica delle parole alla sua scomparsa

"Una vita, la sua, spesa nell’aiuto agli altri, a partire dai più deboli, interfacciandosi con i diversi livelli istituzionali dove sapeva portare esperienza, competenza e umanità - prosegue il primo cittadino - In questi anni ha condiviso più volte con me personalmente e in particolare con gli assessori Corengia e Negretti l’attenzione sulle situazioni di disagio, insieme collaborando con le diverse realtà del territorio per strutturare percorsi efficaci, in grado di rispondere ai bisogni che di volta in volta si presentavano.

Nell’ambito di questa preziosa collaborazione abbiamo individuato in ogni frangente le azioni più efficaci per investire in maniera opportuna anche le risorse economiche che questa amministrazione comunale ha destinato al mondo che Roberto Bernasconi incarnava, in nome e per conto certamente di Caritas, ma anche ponendosi volentieri a disposizione per individuare le migliori dinamiche di collaborazione con tutti i Soggetti, in particolare quelli che siedono al tavolo della Grave Marginalità.

Con lui, anche recentemente, abbiamo assunto delle decisioni per indirizzare in modo coordinato ulteriori risorse, e proprio nel confronto con lui sono stati individuati i presupposti che hanno animato le scelte concrete del Comune nell’attuale emergenza umanitaria, a partire da quella di individuare in Caritas il soggetto privilegiato per la definizione delle azioni cittadine.

Ci mancherà la sua presenza, ma sono certo che la città saprà conservare con affetto e mantenere viva la sua più preziosa eredità: la capacità di guardare dentro alle situazioni problematiche con realismo, cercando punti di incontro e non di scontro, e mettendo in atto soluzioni che possano restituire prima di tutto dignità e voglia di vivere alle persone.

Un sincero cordoglio alla sua famiglia, che ho avuto occasione di conoscere personalmente, e una solidarietà nel dolore anche ai tanti che lo hanno affiancato nell’importantissima attività che ha svolto a favore delle persone più fragili della nostra città."

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