Il sito Parmalat di Villa Guardia chiuderà i battenti a luglio
Era attivo dagli anni 30 per la raccolta e la distribuzione del latte.

E’ stata dichiarata la chiusura del sito Parmalat, ex Carnini, per 15 esuberi su 20 addetti. La comunicazione di Fai Cisl e Fai Cgil.
Una storia secolare
Con la chiusura del sito di Villa Guardia se ne va un pezzo importante della storia industriale della provincia di Como, dal 2012 la produzione di latte era stata spostata ad Albano Sant’Alessandro e a Villa Guardia è rimasto solo un polo logistico e impiegatizio.
Negli anni 30 ha inizio la storia del sito, la famiglia Carnini, di origine valtellinese, si trasferisce a Villa Guardia e inizia la raccolta del latte e la distribuzione dello stesso a privati e latterie. Negli anni 50, viene installato l’impianto per l’imbottigliamento in vetro, seguito poi dal confezionamento in sacchetti di plastica e negli anni 1970 da quello per il confezionamento delle “bottiglie di carta” che fu tra i primi in Italia. La produzione si estende in Lombardia anche nelle aree di Varese, Sondrio e Milano. Negli anni 1980 arrivano nei banchi frigo: il gelato, lo yogurt e il latte U.H.T.
Nel decennio successivo Carnini inizia la commercializzazione dei formaggi tipici della Valtellina, delle uova fresche e delle insalatine pronte e fa un passo oltre la Lombardia, toccando le province di Genova e Vercelli. Negli anni 2000, l’acquisizione da parte di Parmalat del marchio Carnini e la conseguente vendita da parte della famiglia Carnini del sito di Villaguardia.
Nel 2012 Lactalis Parmalat chiude la parte produttiva, il sito di Villaguardia occupava circa 185 dipendenti tra operai ed impiegati, mantenendo esclusivamente la parte logistica di distribuzione e magazzino. Parmalat oggi è di proprietà della multinazionale francese Lactalis.
La situazione di mercato ha portato Parmalat, di cui fa parte anche lo stabilimento ex Carnini di Villa Guardia, ad aprire un’ennesima procedura di licenziamenti collettivi, dichiarata a livello di gruppo il 20 febbraio per 134 dipendenti sul totale di 1.453 addetti.

L’annuncio di Parmalat che preoccupa
Gli esuberi sono stati dichiarati in diversi stabilimenti del gruppo Parmalat: tra cui Collecchio, Campoformido, Albano Sant’Alessandro, Piana di Monteverna, Zevio, ma è sul sito di Villa Guardia che vi è, per Fai Cisl e Flai Cgil, la preoccupazione maggiore perché, contestualmente alla dichiarazione di 15 esuberi su 20 addetti, è stata dichiarata la chiusura del sito dal 01 luglio 2025. Come si legge dal comunicato firmato dalle segreterie territoriali di Fai Cisl dei Laghi e Fai Cgil Como nelle persone di Irene Roncoroni e Cristina Barbaglia, la procedura è frutto anche della continua flessione di consumi di latte e contestualmente al’aumento del prezzo del latte alla stalla, salito del 60% negli ultimi 4 anni, a cui si aggiunge una continua riduzione di volumi.
La procedura di licenziamenti collettivi, è di fatto una riorganizzazione aziendale, per razionalizzare i costi logistici e di produzione, pertanto la gestione dei magazzini verrebbe concentrata, per il nord Italia, nel magazzino di Martinengo (BG) verso cui confluirebbe anche il lavoro attualmente svolto nel sito di Villa Guardia. La trattativa con i sindacati, volta a finalizzare un accordo, è in corso, si sono tenuti due incontri di sito a Villa Guardia e uno a livello di coordinamento nazionale Parmalat, oltre a una assemblea con i lavoratori svolta lunedì 24 marzo. Obiettivo è, oltre a ottenere un buon accordo economico per i lavoratori, cercare di minimizzare l’impatto sui livelli occupazionali, ricercando soluzioni all’interno del Gruppo per quelle figure che non agganciano nei prossimi due anni la pensione.