L’Inter è sul tetto d’Italia: la passione dei tifosi nerazzurri «abbraccia» la Pinetina.
IM Scudetto: riviviamo la festa nerazzurra alla Pinetina
Domenica, subito dopo la vittoria del diciannovesimo scudetto, e mercoledì, primo giorno di ritrovo ad Appiano per giocatori, staff, presidente e dirigenti, festa dentro e fuori il «Suning centre». L’entusiasmo dei supporter interisti, come quello dell’olgiatese Salvatore Carotenuto, ha colorato i festeggiamenti per la conquista del campionato. Un idillio nerazzurro per un trionfo sul campo che mancava da 11 anni. E ad Appiano sono arrivati un po’ dappertutto. «E’ il primo successo che festeggio da quando seguo effettivamente l’Inter – spiega Thomas Varisco, 19 anni, di Lentate sul Seveso – E’ un’emozione indescrivibile. Sono orgoglioso di essere stato vicino alla squadra anche negli anni bui». Raffaella Sorrentino, 33 anni, di Bollate ha voluto presenziare fuori dalla Pinetina: «Era doveroso esserci – sottolinea – Aspettavamo questo successo da anni. La cosa più bella di questo scudetto è la forza del gruppo. In questo anno, che ci ha tolto tanto per via della pandemia, c’è qualcosa per cui essere felici».
La forza del gruppo è stato l’ingrediente segreto anche per Angelo Dicerto, 26 anni, di Cantù: «Ringrazio mister e dirigenza per averci portato a questo successo». Un giorno di festeggiamenti, cui ha partecipato Thomas Papale, 30 anni, di San Giuliano Milanese. «Ci tenevo a stare con la squadra – sottolinea – E’ stato difficile quest’anno non poter andare allo stadio, anche se all’inizio sono stato tra i mille fortunati ad aver assistito a Inter-Fiorentina, finita 4-3». Uno scudetto atteso da anni e che, rompendo così il predominio juventino, finalmente è arrivato. «Non era così scontato. Ho iniziato a crederci dopo le partite con Lazio e Milan – le parole di Michael Erba, 28 anni, di Mariano Comense – Sulla carta non ero tanto preoccupato dei rossoneri, pensavo più a un ritorno della Juve». Fuori dalla Pinetina, martedì, Marco Oldani, 23 anni, di Arluno: «Vincere è un’emozione grandissima».
(Giornale di Olgiate, sabato 8 maggio 2021)