Impianto biogas a Mariano, Italia Viva: "La Provincia garantisca percorso in discesa"
Un progetto, presentato lo scorso aprile alla cittadinanza marianese

"La Provincia garantisca un percorso in discesa per la realizzazione dell'impianto di trattamento rifiuti a Mariano Comense". E' questo quanto chiede il consigliere provinciale di Italia Viva, Ettore Pelucchi in una mozione che verrà presentata nel Consiglio provinciale del prossimo giovedì 28 settembre 2023.
Impianto biogas a Mariano: un progetto da 17 milioni di euro
Un progetto, presentato lo scorso aprile alla cittadinanza marianese, da 17 milioni di euro, 10 dei quali arrivano dal Pnrr. A intervenire era stato il presidente di Como Acqua, società che gestisce il servizio idrico nel Comasco, Enrico Pezzoli che aveva evidenziato come ogni rifiuto, raccolto di casa in casa da Service 24 Ambiente, aiuterà ad alimentare l’impianto. Verranno conferiti annualmente circa 15mila scarti agroalimentari, 15.500 rifiuti da cucine e mense e 21.500 fanghi, il tutto per una produzione di 750mila nmc l’anno di biometano. L’obiettivo è poi quello di trasformarli in vere e proprie materie prime per la produzione di energia green, compost e ammendanti naturali. Dopo un processo di digestione anaerobica, questi scarti possano produrre fanghi di buona qualità, compost per l’agricoltura e biogas. Quest’ultimo troverà successivamente impiego nella produzione in loco dell’energia termica ed elettrica necessarie a coprire il fabbisogno dello stesso impianto. Il surplus invece sarà raffinato e, sottoforma di biometano, potrà alimentare la flotta di Como Acqua e Service 24 Ambiente oltre che essere immesso nella rete pubblica del gas. L'idea è quella di avviare l'impianto nel 2025.
"La Provincia garantisca percorso in discesa"
"È importante che un’opera così strategica come quella che sarà realizzata a Mariano Comense da parte di Como Acqua sia sostenuta a livello politico da parte del Consiglio Provinciale - spiega Pelucchi, sostenuto dai coordinatori provinciali di Italia Viva, Elena Vercelli e Alberto Gaffuri - Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che l’Ufficio d’Ambito, in piena sintonia con Como Acqua, abbia ottenuto un contributo di ben 10 milioni di euro, forse il contributo più importante tra i fondi Pnrr e se ne stia parlando troppo poco a livello pubblico. Quest’opera comporterà impatti positivi sul territorio: la realizzazione dell’impianto di codigestione anaerobica ad umido di fanghi e forsu con produzione di biometano e compost di Mariano Comense consentirà di trasformare scarti di processo (fanghi, forsu e scarti vegetali) in materia prima per la produzione di biogas e biometano, compost e ammendanti naturali. Si parla tanto di economia circolare e di “green economy”: questo sarà un esempio virtuoso e concreto, e i benefici saranno diversi e molteplici sotto il profilo ambientale ed economico; tale investimento, insomma, avrà positive ripercussioni nel corso del tempo. Anzitutto, meno mezzi viaggeranno sulle strade provinciali e dell’intera Regione.
Oggi, infatti, la destinazione di questi rifiuti è principalmente nelle pianure della bassa Lombardia: Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, opure al termovalorizzatore di A2A di Brescia. Migliorerà il ciclo dei rifiuti andando a smaltire circa 22.000 tonnellate anno di fango, 15.000 ton di scarto del verde, 15.000 ton di FORSU della raccolta differenziata che oggi vanno in parte fuori dal territorio provinciale; in futuro, anche la TARI potrà avere una riduzione per i Comuni comaschi. Non da ultimo, una proiezione di ricavi annui di quasi 6 milioni di euro tra produzione biogas/biometano/energia elettrica. Italia Viva intende vigilare affinché non vi sia, come capita spesso, qualcosa che rallenti questa iniziativa.
Purtroppo, in casi come questi, dove gli interessi in gioco sono molteplici e, correttamente, gli Enti pubblici che dovranno esprimersi a riguardo sono parecchi, non vorremmo mai che qualcosa a livello burocratico rallentasse il percorso. I termini sono stringenti: entro giugno 2025 dovrà essere tutto pronto ed è per questo che ci stiamo attivando affinché almeno la Provincia possa essere simbolo di semplificazione ed efficienza nel garantire il percorso “in discesa”. Ne va della credibilità di un territorio che su questo argomento può fare la differenza e che, a opera ultimata, potrà anche vantarsi di avere un impianto di trattamento di rifiuti di questo tipo al 100 % pubblico con notevoli risparmi in termini di costi di smaltimento, elemento non di poco conto visto il continuo aumento delle bollette dell’acqua.
È quanto mai strategico che si possa concretizzare il tanto auspicato “gioco di squadra” tra tutti gli attori istituzionali del territorio comasco: Provincia di Como, Ufficio d’Ambito, Como Acqua, Comuni interessati e tutti gli Enti pubblici coinvolti".