In 70 registrano l'inno di Penna Nera
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Utenti, educatori e i rappresentanti del Consiglio d’amministrazione cantano insieme l’inno di Penna Nera, composto durante le sedute di musicoterapia fatte all’interno della cooperativa sociale di Mariano Comense.
In 70 registrano l'inno di Penna Nera
Il testo della canzone è stato scritto da Daniela Viganò, utente del Centro diurno, supportata da Guglielmo Nigro, che si occupa del percorso di musicoterapia dal 2018, insieme alla moglie Gabriella Ugo.
"Daniela è stata la pioniera del progetto, con lei è nata la canzone “Canta insieme a me”, ci è sembrata così efficace, che è diventata una sorta di manifesto della partecipazione al progetto educativo di tutta la cooperativa. Ne è nato un percorso che ha visto la partecipazione di circa 70 persone tra utenti, educatori, membri del Consiglio di Amministrazione e della presidenza. Ognuno di loro, a proprio modo, ha prestato la propria voce per cantare le strofe ed il ritornello. Ha partecipato chi tra i ragazzi fatica a parlare, ma in generale coloro che definiamo “normodotati” hanno avuto decisamente più remore e paure nel cantare, rispetto invece agli utenti che si sono lanciati. Si è visto una sorta di ribaltamento delle prospettive", ha raccontato Nigro.
Dopo la registrazione, avvenuta negli scorsi mesi, la canzone è stata ufficialmente lanciata su Youtube in settimana. Dietro c’è stato anche un grande lavoro di post produzione svolto da Nigro, per assemblare tutti i pezzi di un grande puzzle.
«Il risultato finale è "solo" una canzone. Ma il processo produttivo è stato ricco di incontri, sorprese, smarrimenti e piccole grandi imprese personali», ha sottolineato. Nel testo Daniela racconta cosa prova con il microfono in mano.
«L'idea di partenza è il suo sentirsi bene quando canta, tanto è vero che grazie alla musica è riuscita a uscire da un momento di grande difficoltà. Ci sono tanti aspetti autobiografici».
Il pensiero
La dedica è un pensiero speciale a Carlotta Cervi, utente venuta a mancare nel mese di gennaio, a soli 32 anni.
"Carlotta amava molto la musica e partecipava con grande interesse ai gruppi di musicoterapia. Dedicare questo lavoro a lei, è stata una scelta naturale per ricordarla".
Soddisfatto anche il presidente di Penna Nera, Adalberto Mosca:
"La canzone, con la sovrapposizione di tutte le voci, rappresenta in pieno l'unione che c'è all'interno della cooperativa, dove non ci sono distinzioni tra utenti, operatori e dirigenza. Il percorso che è stato fatto mette anche in evidenza quanto l'attività della musicoterapia faccia bene e porti dei miglioramenti».