Giovedì 31 agosto

Incontro con il dottor Paddeu prima della pensione, Banfi: "Nessun paziente sarà abbandonato"

L’appuntamento si è svolto a Villa Calvi con l'obiettivo di illustrare il modello di presa in carico definito per la prosecuzione delle cure

Incontro con il dottor Paddeu prima della pensione, Banfi: "Nessun paziente sarà abbandonato"
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Pazienti e familiari, rappresentanti della sezione di Como dell’associazione Aisla e rappresentanti di Cartellino Rosso alla Sla hanno partecipato ieri mattina all’incontro organizzato in vista del pensionamento del dottor Antonio Paddeu, direttore della Riabilitazione Specialistica Cardio-Respiratoria all’ospedale di Cantù.

Incontro con il dottor Paddeu prima della pensione, Banfi: "Nessun paziente sarà abbandonato"

Il reparto segue circa una ventina di pazienti affetti da Sla e la riunione è stata promossa dalla direzione di Asst Lariana insieme allo stesso dottor Paddeu proprio per illustrare il modello di presa in carico definito per la prosecuzione delle cure. L’appuntamento si è svolto a Villa Calvi, gentilmente messa a disposizione dall’amministrazione comunale di Cantù.

All’introduzione del direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, è seguito l’intervento della dottoressa Carla Bassino, che ricoprirà l’incarico di direttore facente funzioni della Riabilitazione Specialistica Cardio-Respiratoria per tutto il tempo necessario a bandire e concludere il concorso per la nomina del nuovo direttore.

“Ci è sembrato giusto rassicurare direttamente i pazienti clinicamente più complessi che le attività del reparto proseguiranno regolarmente - ha osservato il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi - e che è stato sviluppato un modello pro-attivo di cura con visite a domicilio. Nessun paziente sarà abbandonato questo è certo e se possibile cercheremo di perfezionare ulteriormente tutto quello di buono che è stato costruito in questi anni”.

Nel mese di luglio, proprio per assicurare un ordinato passaggio di consegne interno al reparto e la continuità assistenziale e clinica dei pazienti, sono stati organizzati incontri tra i diversi specialisti coinvolti, sia dell’ospedale di Cantù che dell’ospedale Sant’Anna. In particolare per i pazienti affetti da Sla, le linee operative condivise hanno previsto la stesura di una scheda aggiornata e l’effettuazione di visite a domicilio da parte di un’èquipe multidisciplinare in modo da verificare direttamente i bisogni clinico-assistenziali.

Particolare attenzione è stata prestata anche agli aspetti di carattere sociale che saranno gestiti attraverso il personale che opera nelle Case di Comunità e nei Distretti e attraverso i servizi a domicilio esistenti (ex ADI ora C-DOM). Così come previsto dalle recenti disposizioni regionali, nel corso dei prossimi mesi, inoltre, dovranno essere promossi “progetti di sorveglianza domiciliare”, attraverso uno sviluppo progressivo e strutturato del raccordo tra Case di Comunità - all’interno delle quali operano gli Infermieri di Famiglia e di Comunità - e medici di medicina generale.

Con l’occasione, è stato ricordato che all’ospedale di Cantù sono in corso i lavori per una nuova area semi-intensiva, dotata di tre posti letto, che sarà realizzata in continuità della Rianimazione. In questo spazio potranno poi essere ospitati quei pazienti non ancora trasferibili direttamente nei reparti perchè necessitano di un monitoraggio costante ma con un bisogno assistenziale minore rispetto a quello previsto dalla Rianimazione.

“Si tratta di un’ulteriore offerta a tutto vantaggio dei pazienti più fragili - ha sottolineato il direttore generale - E rientra in tale ottica la decisione che il cambio cannula ai pazienti tracheostomizzati sia gestito direttamente dagli anestesisti-rianimatori, se necessario in sedazione”.

“La nostra modalità di cura sarà l’ascolto dei bisogni e delle necessità dei pazienti” ha aggiunto la dottoressa Carla Bassino. “Ringraziamo il dottor Paddeu e rinnoviamo i ringraziamenti, uno per uno, a tutti gli operatori del reparto e dei servizi territoriali, per il lavoro svolto - ha concluso il dottor Banfi - Ogni obiettivo, anche il più ambizioso, si raggiunge facendo squadra”.

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