Insegnante da Casnate agli Stati Uniti: "Giro il mondo per lavoro"
"Sono un’insegnante di scuola primaria e ho quasi sempre lavorato per scuole private internazionali"
A volte, per crescere a livello lavorativo, bisogna «vivere» l’entusiasmante sacrificio di spostarsi all’estero: così Carolina Marcarini, cinquantunenne con un passato a Casnate con Bernate, ora si ritrova ad aver accumulato esperienze in Spagna e, proprio in questo periodo, negli Stati Uniti.
L’esperienza professionale in Spagna
«Prima degli States, ho trascorso 6 anni in Spagna, per la precisione a Barcellona - rivela Carolina - io sono un’insegnante di scuola primaria e ho quasi sempre lavorato per scuole private internazionali. In questa dimensione lavorativa, per fare un po’ di carriera, bisogna aggiungere nel curriculum esperienze in altre scuole fuori dal proprio Stato. Così si possono sviluppare, in modo concreto, dinamiche interculturali».
L’impatto del Covid sui piani lavorativi
Nelle intenzioni di Carolina la permanenza in Spagna doveva essere un po’ più breve, ma l’emergenza del Covid ha stravolto i suoi piani: «Io volevo stare circa 3 anni in Spagna; invece, sono rimasta il doppio a causa del Covid che ha bloccato un po’ tutto, in un periodo chiave per il mio nuovo possibile trasferimento. Inoltre, generalmente, i miei contratti lavorativi sono di 2/3 anni, ma, comunque, nel dover rimanere più tempo, ho avuto l’opportunità di diventare coordinatrice della scuola e mi hanno dato ulteriori benefit. Ciò che sembrava essere una dinamica sfortunata, invece, ha avuto dei risvolti positivi».
La scelta degli Stati Uniti
Il secondo step per dare ulteriore lustro al profilo professionale di Carolina consisteva in un’esperienza fuori dall’Europa: «Dopo la Spagna, quindi, ho puntato sull’Asia e sugli Stati Uniti, mentre ho escluso il Sudamerica, perché troppo vicino alla cultura ispanica che avevo già vissuto. Tra l’altro, io, già prima, ero stata diverse volte in Cina. La mia impressione è che per gli europei sia piuttosto difficile il processo di adattamento alla cultura asiatica. Alla fine, quindi, tra diverse opzioni, che ho valutato con grande attenzione, ho scelto San Francisco negli Usa, dove vivo attualmente».
Confronto tra Italia, Spagna e Stati Uniti
Sul tema delle differenze tra Italia, Spagna e Stati Uniti, Carolina, negli anni, ha potuto sviluppare il suo punto di vista: «Sicuramente l’Italia e la Spagna hanno delle similitudini, anche in termini di produttività... Qui manca il welfare state, ovvero lo stato sociale, e questo si tocca con mano ogni giorno... Chiaramente avverto differenze anche nel cibo, ma l’ambiente in cui vivo è piuttosto internazionale».
Le differenze nel sistema scolastico
Le differenze riguardano anche l’ambito lavorativo in cui Carolina ha sperimentato diverse realtà, ovvero la scuola: «Non voglio semplificare, ma di base gli studenti negli Stati Uniti sono più complessi dal punto di vista della personalità... A livello didattico, inoltre, negli Usa si tende ad andare meno in profondità... Come docente, da un lato, soprattutto nell’ottica dei contenuti, è più facile insegnare in questo contesto, però nelle relazioni si fa più fatica».
I prossimi passi professionali
Per quanto riguarda il suo futuro, Carolina sta definendo i suoi prossimi passi, almeno come progettualità: «Sono in cerca di una terza esperienza all’estero, in un altro Stato... Dopo la terza esperienza fuori, però, punto a tornare definitivamente in Italia; per ora la riabbraccio solo nelle vacanze, in genere estive, quando posso trascorrere più tempo senza impegni lavorativi».
Il legame con Casnate e la comunità italiana all’estero
In ogni caso, il ricordo del suo passato a Casnate con Bernate rimane ancora vivo e piacevole: «I miei 2 figli, che ormai sono grandi, vivono ancora lì... La distanza c’è e ormai i miei anni all’estero iniziano a essere tanti, ma, comunque, mi porto Casnate nel cuore». L’inserimento degli italiani negli Stati Uniti può avvenire più facilmente grazie alla presenza di tanti altri connazionali: «Può sembrare un paradosso, ma io avverto la presenza della comunità italiana più negli Stati Uniti che in Spagna...».
Il valore delle esperienze all’estero
Infine, nel consigliare di fare esperienze all’estero, Carolina può offrire la sua ampia visione: «Mi vien da dire purtroppo, proprio per il fatto di lasciare la nostra splendida Italia, ma l’estero offre tante più opportunità... Sperimentare il mondo del lavoro in Stati differenti, per me, costituisce un valore aggiunto».
Filiberto Caruso