STORIE SOTTO L'ALBERO

Insegnante scrive tesi di laurea sui pericoli dei social tra i bambini

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Insegnante scrive tesi di laurea sui pericoli dei social tra i bambini
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Mercoledì 5 ottobre, il cabiatese Roberto Giardi, 30 anni, ha presentato la sua tesi per il conseguimento della laurea in Scienze della Formazione primaria, un lavoro approfondito dal titolo "Potenzialità e pericoli dei social network alla scuola primaria" che gli è valso il voto di 107/110, e che gli permetterà di poter essere abilitato a partecipare al concorso per poi essere di ruolo.

"Ho parlato di pericoli e potenzialità all'interno della scuola"

Insegnante da 7 anni, attualmente nel ruolo di sostegno alla scuola primaria presso l’Istituto Don Milani di Mariano Comense, al plesso di Cabiate, ha sviluppato la sua tesi studiando l’utilizzo dei social alla primaria, tra potenzialità e pericoli che ha sviscerato in maniera da rendere chiare le problematiche e i benefici che si possono trarre da un uso consapevole e responsabile a scopo educativo:

"Ho sempre avuto la passione per la tecnologia, e mi sono trovato bene con il professore che mi ha fatto da relatore, il professor Pier Cesare Rivoltella, mi ha aiutato nella ricerca di testi inerenti la tematica e a sviluppare in maniera chiara l’argomentazione che da un punto di vista educativo è una delle più importanti, anche se non rientra nella didattica. Ho parlato di pericoli e potenzialità all'interno della scuola, il titolo della tesi parla di primaria, ma gli studi si concentrano molto su quarta e quinta".

Un pregresso acquisito nel corso dei sette anni dove Giardi ha lavorato come insegnante:

"Sono stato folgorato da questo lavoro: ho iniziato per caso, poi ho scelto questo percorso di studi e di fare del lavoro di insegnante la mia vita. Non c'è cosa più bella di fare quello che ti piace. Oggi faccio l’insegnante di sostegno. Due anni fa non me la sarei sentita, non avevo ancora le competenze a mio avviso, ma adesso con gli studi fatti sì. Mi sono buttato animo e corpo su questa esperienza, dividendo unicamente tra questo e il volontariato che faccio a Rinate con i bambini del calcio".

Social utili se usati bene

Tornando alla tesi l’argomentazione di Roberto Giardi si definisce quasi come una linea di progetto, intuitiva e ponderata, avvicinandosi agli aspetti pratici dell’insegnamento che lui ha già conosciuto e lui stesso lo sottolinea in maniera chiara:

"I social sono un potenziale, ma possono nascondere dei pericoli, tuttavia sono da considerare più una risorsa. Ciò che sarebbe necessario per un uso consapevole, è creare un vademecum, una guida, sia per genitori sia per alunni e docenti, incentrata sull’educazione all'uso di internet e dei social, con corsi obbligatori, per evitare gravemente grossi problemi come il cyber bullismo o i problemi di privacy o danarosi. La mia è una tesi, uno studio, ma servono effettivamente proposte concrete: non ho creato un progetto, ma se avessi l'opportunità lo approfondirei attivamente, e spero di poterlo fare in futuro nel corso del mio lavoro nelle scuole".

Un punto di vista e d’azione deciso con cui Roberto ha colpito positivamente la commissione di laurea nelle sue argomentazioni, con una condivisione quasi completa da parte dei commissari in relazione a ciò che ha affermato. Secondo uno dei membri della commissione, l ’insegnante ha sollevato un problema difficile, ma giusto e corretto. In particolare, citando, “ha lanciato un sasso gigante contro il mondo degli adulti, soprattutto a casa”, un mondo che non educa i figli all’uso corretto di internet e nella fattispecie dei social, non solo per mancanza di volontà e di tempo, secondo il neo-laureato Roberto Giardi, ma spesso per una mancanza di competenze che andrebbero colmate.

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