Inverigo

Intitolata a beato don Carlo Gnocchi la sala consiliare

L'evento si è tenuto questa mattina

Intitolata a beato don Carlo Gnocchi la sala consiliare
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Si è svolta questa mattina, domenica 21 aprile la cerimonia di intitolazione della sala consiliare a beato don Carlo Gnocchi a Inverigo.

Presenti alla cerimonia, oltre all'Amministrazione comunale, l'assessore regionale Alessandro Fermi, l'onorevole Nicola Molteni, i consiglieri regionali Maria Cesana e Angelo Orsenigo e diversi sindaci del territorio.

La cerimonia:

Ad aprire la cerimonia è stata Francesca Sormani, presidente del Consiglio comunale che ha ringraziato il vicesindaco Alessandro Anzani per essersi prodigato per i lavori di rifacimento della sala consiliare.

Ha poi preso la parola il sindaco Francesco Vincenzi che ha fatto gli onori di casa dando il benvenuto al rappresentante dell'Ana di Como, Kristian Fiore, all'assessore Alessandro Fermi, alla dottoressa Altieri per la Fondazione don Gnocchi, all'onorevole Nicola Molteni, al sindaco di Mariano Comense  Giovanni Alberti, ai consiglieri regionali Maria Cesana e Angelo Orsenigo, ai sindaci, al dottor Filippo Meda, a don Alessandro Colombo, all'arma dei Carabinieri, agli alpini, alla cittadinanza e ai consiglieri comunali:

"Oggi sono orgoglioso di inaugurare questa sala e intitolarla a beato don Carlo Gnocchi, cappellano degli Alpini".

La cerimonia ha poi visto gli interventi di Fermi, Alberti, Molteni e Meda, il quale ha portato il cimelio della croce che Gnocchi aveva sulla divisa durante la ritirata in Russia: croce che era stata poi donata dallo stesso beato al padre di Meda.

A svelare la targa sono stati alcuni alunni dell'istituto comprensivo di Inverigo e della scuola San Carlo. Dopo la benedizione da parte di don Alessandro Colombo, l'artista inverighese Angelo Folcio ha fatto dono alla sala di una sua opera raffigurante don Carlo Gnocchi.

L'intitolazione a beato don Carlo Gnocchi

La decisione di intitolare la sala a beato don Carlo Gnocchi era stata presa in marzo. In occasione della scelta Francesca Sormani aveva dichiarato:

"E’ stato il consigliere Alberto Bartesaghi a proporre il nome del Beato e la sua intuizione è stata condivisa da me, dal sindaco e da tutti i membri del Consiglio comunale".

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